mercoledì, giugno 27, 2012
Circa 27 milioni di persone in tutto il mondo hanno problemi legati all'uso di sostanze stupefacenti e sono più di 200 mila i tossicodipendenti che muoiono ogni anno.

Radio Vaticana - È quanto rivela il rapporto 2012 dell'Ufficio dell’Onu per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC), presentato ieri a Vienna in occasione della giornata 'Giornata mondiale contro il consumo e il traffico di droga”. Secondo il documento la produzione globale e l'uso di sostanze illegali e' rimasto stabile rispetto al 2011. “Le droghe mandano in frantumi molte persone le loro famiglie trascinandole nella miseria e favorendo la diffusione dell’Hiv”, ha dichiarato il relatore del dossier, Yury Fedotov. E in Italia un milione di persone assume cocaina, oltre 300 mila di queste ne fa un consumo ripetuto e periodico; l’eroina ha tra i 200 e i 250 mila consumatori; le droghe sintetiche, come ad esempio l’ecstasy, sono consumate da circa 300 mila persone, mentre la cannabis viene fumata dal 30% dei minori di 19 anni e dal 50% di giovani al di sotto dei 25. Sono le cifre dell’attuale utilizzo di stupefacenti nella penisola, in attesa che, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla lotta alla droga, le Nazioni Unite diffondano oggi il loro annuale rapporto sulla situazione in tutti i Paesi. Francesca Sabatinelli ha intervistato Riccardo De Facci, vice presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, con delega alle tossicodipendenze: ascolta

R. - Per certi aspetti dobbiamo ringraziare la crisi. E’ una battuta, ovviamente, per dire che i consumi di cocaina e di altre sostanze “non classiche” - perché verrebbero chiamate ‘nuove droghe’ ma nuove non lo sono ormai da anni - sono abbastanza in crisi e questo è leagto alla crisi del sistema economico: ci sono meno soldi e quindi c’è una certa calmierazione dopo un decennio in cui abbiamo avuto un’esplosione dell’uso di cocaina. Però abbiamo un dato importante: purtroppo questi 10 anni ci restituiscono stili di vita, non più solo giovanili, in cui il consumo di sostanze varie tra di loro sta diventando la norma. Un esempio: ormai sempre di più noi diciamo che purtroppo non esiste contesto giovanile dove non esiste una sostanza addizionale. Noi addirittura parliamo di ‘cocaine’ usate in parte per il divertimento, ma anche per le prestazionalità di alcuni lavori, per reggere alcuni ritmi, sempre di più, in altri contesti, troviamo le ketamine, le nuove sostanze sempre più costruite, quasi disegnate chimicamente sui bisogni delle persone. Ecstasy, metanfetamine, nuove anfetamine, alla fine queste sostanze rispondono a due grandi bisogni: il bisogno di relazione degli adolescenti e il bisogno di sentirsi forti e adeguati a qualsiasi prova. Sono chimicamente costruite, per cui la forte preoccupazione che abbiamo è che sempre di più il mondo dell’illegalità sta costruendo sostanze chimiche per rispondere ai bisogni sempre nuovi del mondo giovanile soprattutto.


D. - Tutto questo sta sostituendo il consumo dell’eroina che negli ultimi anni era decisamente in calo o anche quella sta riavendo un’impennata?


R. - Abbiamo una sorta di cronicità dell’eroina: stiamo parlando di circa 150 mila persone ancora in Italia con dipendenza grave da eroina, sono però sempre più fasce di marginalità. L’elemento preoccupante è che l’eroina insieme ad altre sostanze sta ritornando ad essere una delle tante usate anche da alcuni gruppi giovanili. Attualmente i giovani hanno imparato a usare cocaina ed eroina insieme per due effetti: l’eroina per dare una percezione di calma interna, di autosedazione rispetto all’ansia del vivere, e poi la cocaina per sentirsi forti e adeguati al ritmo. Quindi, tendenze che molto spesso non sono più uniformi, c’è moltissima sperimentazione.


D. – I decessi per overdose negli anni sono diminuiti, ma oggi ve ne sono di altri sempre legati alla droga…


R. – Passato l’allarme morti per overdose e per HIV degli anni ’90, 2000-2001, abbiamo attualmente due nuove tendenze sulle quali bisognerà lavorare molto. C’è una modalità di consumo di sostanze varie tra di loro che sta iniziando a provocare tutta una serie di incidenti di persone che guidano sotto effetto di sostanze psicoattive. Inoltre, incominciano a esserci delle morti che più che ad una sostanza sono legate molto spesso a un mix di sostanze diverse. Le morti sono in diminuzione rispetto a un diretto consumo della sostanza, ma sono in aumento per effetti collaterali complementari a questo consumo mixato.


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