Ritorna, oggi, la “Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma”, promossa dall’AIL, associazione impegnata nella ricerca, nella cura e nel sostegno dei malati di queste forme tumorali e delle loro famiglie
D. - Tutti questi progressi incentivano anche la generosità di tanti, che in questa occasione della Giornata, viene chiamata in causa. Ma c’è un’altra iniziativa per domani: un numero verde, attivo dalle 8.00 alle 20.00, a cui risponderanno illustri ematologi italiani -anche lei- sulle richieste dei malati stessi. Vuol dirci qualcosa su questo?
R. - Ci si potrebbe domandare: se nei centri di ematologia i medici, i biologi, gli infermieri sono bravissimi, che bisogno c’è di creare una linea in cui non si paga nulla e si può parlare con grandi esperti? Il motivo è semplice: in ospedale, il tempo a disposizione per parlare con un malato è molto limitato; ma a parte questo, il malato può vergognarsi di fare domande al suo medico. Invece, al telefono, non ha bisogno di dire il suo nome; quindi i malati parlano liberamente e si sentono tranquilli dopo aver ricevuto risposte che li soddisfano. In altre parole si tolgono dei dubbi. E questi dubbi, qualche volta, rendono la vita del malato non bella.
D. - Concludiamo con un’altra iniziati dell’AIL di cui si è parlato oggi: “Sognando Itaca”: che cos’è?
R. - È veramente un sogno. Ma noi lo abbiamo realizzato organizzando mini crociere all’inizio lungo tutte le coste italiane, quest’anno lungo l’Adriatico. I malati che vi prendono parte, quando sono in barca non pensano più alla loro malattia, ma pensano alla libertà che dà il mare, che dà il vento, che danno le onde. Quindi è una specie di terapia contro la depressione che può comportare una malattia qualche volta anche grave. Posso finire facendo un appello? Non dobbiamo dimenticarci di una cosa meravigliosa: quella di donare il proprio sangue. Perché il sangue, serve per tutti i nostri malati ematologici, ma può servire dopo un incidente, prima di un intervento chirurgico… La donazione del sangue può salvare una vita. Quindi invito tutti, giovani e meno giovani, a diventare donatori di sangue.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.