Il servizio avvisa gli utenti sulle parole oggetto di censura da parte del regime, suggerendo dei sinonimi. La nuova funzione è stata applicata ai server Google in lingua cinese di Hong Kong. Essi sono gli unici visibili dalla Cina continentale. Il sistema di censura blocca anche la ricerca di ristoranti con nomi considerati "pericolosi" dal regime.
Asianews - Google lancia una nuova battaglia contro la censura delle autorità cinesi, attraverso un'applicazione che segnala agli utenti le possibili parole chiave a rischio, suggerendone altre. La società definisce il servizio come un "miglioramento tecnico". Essa non fa alcuna menzione della recente stretta sul controllo di internet da parte delle autorità, dopo l'arresto di Bo Xilai, controverso capo del partito comunista di Chongquing. In questi giorni esse hanno bloccato la ricerca di ristoranti, università e siti di informazioni turistiche con nomi sensibili.
Dopo una lunga battaglia sulla censura, nel 2010 google ha rinunciato al mercato cinese. Gli utenti della Cina continentale possono usufruire del sito in lingua cinese sviluppato per Hong Kong, ma la connessione si interrompe se introducono parole o frasi considerate "pericolose" dalle autorità comuniste.
Il nuovo servizio sviluppato da Google lancia avvisa gli internauti se la parola che stanno per scrivere è soggetta a censura, consigliando all'utente di rimuovere il carette oppure suggerendone un altro. I sistemi di censura utilizzati da Pechino non rivelano quali termini sono vietati. Essi cercano di nascondere l'oggetto della censura inviando un messaggio di errore come se vi fosse un guasto tecnico.
Wen Yunchao, esperto di internet di Honk Kong meglio conosciuto con il nickname Beifeng, ha sottolineato che alcuni utenti hanno identificato almeno 400 parole chiavi che innescherebbero i meccanismi di censura. "La nuova funzione di Google - afferma - è un ottimo metodo per aiutare gli internauti cinesi a scoprire quali sono i caratteri controllati dal regime. Ciò aiuta anche la popolazione a comprendere anche la ragione che spinge le autorità a bloccare questi termini". Wen racconta che alcuni utenti originari della Cina continentale hanno voluto provare il nuovo servizio per divertimento. Wendy Liu, di Shenzhen afferma di aver sorriso quando il firewall ha bloccato la parola "ying" - termine cinese per miglior attore - probabilmente per impedire alla gente di criticare il Premier Wen Jiabao.
Asianews - Google lancia una nuova battaglia contro la censura delle autorità cinesi, attraverso un'applicazione che segnala agli utenti le possibili parole chiave a rischio, suggerendone altre. La società definisce il servizio come un "miglioramento tecnico". Essa non fa alcuna menzione della recente stretta sul controllo di internet da parte delle autorità, dopo l'arresto di Bo Xilai, controverso capo del partito comunista di Chongquing. In questi giorni esse hanno bloccato la ricerca di ristoranti, università e siti di informazioni turistiche con nomi sensibili.
Dopo una lunga battaglia sulla censura, nel 2010 google ha rinunciato al mercato cinese. Gli utenti della Cina continentale possono usufruire del sito in lingua cinese sviluppato per Hong Kong, ma la connessione si interrompe se introducono parole o frasi considerate "pericolose" dalle autorità comuniste.
Il nuovo servizio sviluppato da Google lancia avvisa gli internauti se la parola che stanno per scrivere è soggetta a censura, consigliando all'utente di rimuovere il carette oppure suggerendone un altro. I sistemi di censura utilizzati da Pechino non rivelano quali termini sono vietati. Essi cercano di nascondere l'oggetto della censura inviando un messaggio di errore come se vi fosse un guasto tecnico.
Wen Yunchao, esperto di internet di Honk Kong meglio conosciuto con il nickname Beifeng, ha sottolineato che alcuni utenti hanno identificato almeno 400 parole chiavi che innescherebbero i meccanismi di censura. "La nuova funzione di Google - afferma - è un ottimo metodo per aiutare gli internauti cinesi a scoprire quali sono i caratteri controllati dal regime. Ciò aiuta anche la popolazione a comprendere anche la ragione che spinge le autorità a bloccare questi termini". Wen racconta che alcuni utenti originari della Cina continentale hanno voluto provare il nuovo servizio per divertimento. Wendy Liu, di Shenzhen afferma di aver sorriso quando il firewall ha bloccato la parola "ying" - termine cinese per miglior attore - probabilmente per impedire alla gente di criticare il Premier Wen Jiabao.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.