Un ordigno artigianale è stato fatto esplodere ieri a Tripoli contro il consolato generale della Tunisia. Lo ha riferito lo stesso console Abdelhamid Erraii secondo cui ci sono stati soltanto danni materiali e nessun ferito.
Misna - Il ministero degli esteri tunisino ha poi aggiunto in una nota che le autorità libiche hanno aperto un’inchiesta per fare luce sul fatto. A fare il collegamento tra le ultime vicende di cronaca politico-giudiziaria e l’esplosivo piazzato davanti il consolato è stato il quotidiano Libya Herald secondo cui non si può escludere un qualche tipo di relazione con l’estradizione da Tunisi dell’ex primo ministro libico Baghdadi Ali Mahmoudi. Detenuto dallo scorso settembre in Tunisia, l’ex capo del governo di Muammar Gheddafi è stato per lungo tempo al centro di un braccio di ferro tra la presidenza e il primo ministro tunisino Hamadi Jebali che ha alla fine autorizzato l’estradizione.
Attacchi contro sedi diplomatiche e istituzioni internazionali presenti in Libia si sono susseguiti con una certa frequenza negli ultimi due mesi, rivendicati in alcuni casi da sigle poco note o su cui poche sono le informazioni disponibili. Secondo fonti ben informate della MISNA, gli attentati possono essere ricondotti alla vecchia cerchia rimasta fedele a Gheddafi e che si sta raccogliendo in alcuni capitali arabe. Il tentativo, riferiscono queste fonti, è quello di provare ad avere ancora voce in capitolo sul futuro della Libia e delle sue risorse, forti anche di ingenti capitali accumulati negli anni all’estero e a loro disposizione.
Misna - Il ministero degli esteri tunisino ha poi aggiunto in una nota che le autorità libiche hanno aperto un’inchiesta per fare luce sul fatto. A fare il collegamento tra le ultime vicende di cronaca politico-giudiziaria e l’esplosivo piazzato davanti il consolato è stato il quotidiano Libya Herald secondo cui non si può escludere un qualche tipo di relazione con l’estradizione da Tunisi dell’ex primo ministro libico Baghdadi Ali Mahmoudi. Detenuto dallo scorso settembre in Tunisia, l’ex capo del governo di Muammar Gheddafi è stato per lungo tempo al centro di un braccio di ferro tra la presidenza e il primo ministro tunisino Hamadi Jebali che ha alla fine autorizzato l’estradizione.
Attacchi contro sedi diplomatiche e istituzioni internazionali presenti in Libia si sono susseguiti con una certa frequenza negli ultimi due mesi, rivendicati in alcuni casi da sigle poco note o su cui poche sono le informazioni disponibili. Secondo fonti ben informate della MISNA, gli attentati possono essere ricondotti alla vecchia cerchia rimasta fedele a Gheddafi e che si sta raccogliendo in alcuni capitali arabe. Il tentativo, riferiscono queste fonti, è quello di provare ad avere ancora voce in capitolo sul futuro della Libia e delle sue risorse, forti anche di ingenti capitali accumulati negli anni all’estero e a loro disposizione.
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Sono presenti 4 commenti
Le Autorita' di Sicurezza della Libia funzionano molto bene,io penso che questo attentato puo' essere per mandare via gli stranieri,in poche parole,per no offendere il confine. Le Autorita' di Sicurezza sono seriamente cattive e rigide nel riguardo sicurezza del confine.Nel esercito Libico ci sono gruppi ribelli e molti si sono lametati dei loro metodi. Tutto mira alla Sicurezza interna della Libia e di "Religione" c'e'ben poco. Il Tribunale Penale civile della Libia e' eccellente, nel senso che fa molti precisi arresti contro il terrorismo e a chi no e' alleato all'esercito Libico e' per la Sicurezza della Libia,forse l'attentato e' mirato per colpa di qualche Tunisino che ha fatto arrestare qualche amico. Ripeto la Religione ha ben poco a che fare con la Nuova Libia.
Ciao Anonimo... interessante quello che hai scritto..conosci la libia?
sono sicurissimo che oltre a non conoscerla non sa neanche in che posizione geografica si trova.
Ciao anonimo 1
Dove prendi le tue strane informazioni??
Da le mie informazioni risulta invece che tutto funziona malissimo in Libia ...
non passa una sola ora senza che ci sia un esplosione, un incendio, un omicidio, un attacco ad un ambasciata, a un consolato, alla sede della croce rossa internazionale, ad un convoglio del consolato inglese, non passa un'ora senza che ci sai una rapina, una presa d'ostaggio ...ecc ecc.. e questo in tutta la Libia
Alcune settimane fa è stato preso d'assalto l'aeroporto internazionale di Tripoli... se ben ricordo
Inoltre anche le sede dello stesso CNT sono spesso prese di mira... è questo succede anche a Bengasi...
Quindi direi che per la sicurezza, le cose vano piuttosto male da quando la NATO a intrapreso il suo piccolo "intervento umanitaria"
La Libia è stata classificata come zona molto pericolosa ( Rossa ) da la Francia e i viaggi sono fortemente sconsigliati su tutto il territorio.
http://www.diplomatie.gouv.fr/fr/conseils-aux-voyageurs_909/pays_12191/libye_12278/index.html
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