E’ stato presentato stamani presso la Sala Stampa Vaticana l’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI per il periodo 11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013.
Radio Vaticana - L’Anno della fede, attraverso un calendario fitto di grandi eventi, ha lo scopo di sostenere la fede di tanti credenti – ha detto mons. Rino Fisichella, presidente del pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione – che nella fatica quotidiana non cessano di affidare la propria esistenza al Signore. Il servizio di Stefano Leszczynski
“Solo credendo la fede cresce e si rafforza” (Pf7). Alla luce delle riflessioni contenute nella Lettera Apostolica Porta fidei Benedetto XVI ha indetto un Anno della fede che avrà inizio in concomitanza con il cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II (1962) e il ventesimo del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992). Obiettivo principe dell’Anno della fede – ha spiegato il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, mons. Rino Fisichella – è quello di sostenere la fede di tanti credenti che nella fatica quotidiana non cessano di affidare con convinzione e coraggio la propria esistenza al Signore Gesù.
"L’ultimo Anno della Fede è stato fatto nel 1968 - come si ricorderà - e il desiderio era quello di ricordare il martirio dell’Apostolo Pietro secondo la tradizione. Non dimentichiamo che era il ’68 e il ’68 richiama alla mente di tutti un particolare momento nella storia. Quindi il Papa, in quella circostanza, volle concludere l’Anno della Fede con la professione di fede, volutamente realizzata, chiamata e ricordata ancora ai nostri giorni come il “Credo del Popolo di Dio”. Quindi ci sono momenti straordinari, indipendentemente dai Giubilei; momenti straordinari in cui per circostanze peculiari, in questo caso il 50.mo di apertura del Concilio Vaticano II e il 20.mo anniversario del Catechismo della Chiesa Cattolica si è pensato di poterlo far diventare un momento, appunto, di riflessione soprattutto in un contesto di crisi generalizzata. Noi non ci nascondiamo che esiste una crisi di fede".
Nell’attuale contesto caratterizzato da un secolarismo – ha spiegato mons. Fisichella - che spinge a “vivere nel mondo come se Dio non esistesse”, l’Anno della fede si propone come un percorso che la comunità cristiana offre ai tanti che vivono con la nostalgia di Dio e il desiderio di incontrarlo di nuovo. Gli obiettivi indicati dal Papa per l’Anno della fede nella Lettera apostolica Porta fidei vengono ripercorsi con un programma che coinvolge la vita ordinaria di ogni credente e la pastorale ordinaria per dare vita alla nuova evangelizzazione. Al riguardo, la Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti ha approvato il formulario di una santa Messa speciale “Per la Nuova Evangelizzazione”. Un ruolo fondamentale nella trasmissione della fede e nel rinnovamento dello spirito missionario avranno nella viglia di pentecoste tutti i movimenti, antichi e nuovi.
"Mi auguro che possa essere, ovviamente, una presenza estremamente significativa, anche perché l’Anno della Fede è un anno che spinge i movimenti a ritrovare nella nuova evangelizzazione un elemento di comune partecipazione per la crescita della Chiesa".
Il primo avvenimento dell’Anno della fede sarà domenica 21 ottobre con la canonizzazione di 6 martiri e confessori della fede. Poi, tante le iniziative indirizzate ai giovani in vista della Gmg in Brasile ed ai laici anche attraverso l’esperienza delle Confraternite e della pietà popolare.
"La pietà popolare è un’espressione molto importante delle vita di fede, perché è quella vita di fede che si raccoglie in modo particolare, ad esempio, nei santuari. I santuari sono un luogo privilegiato di nuova evangelizzazione e sono degli spazi privilegiati anche per la fede. Ci sono milioni e milioni di persone che ogni anno frequentano i santuari, ma ci sono anche centinaia e centinaia di persone che vivono nelle confraternite".
L’Anno della fede avrà poi un proprio logo a segnare tutti gli avvenimenti ufficiali e un proprio inno. Per essere informati su tutti gli avvenimenti collegati inoltre è stato approntato un sito internet: in italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco e polacco.
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