Un convoglio delle Nazioni Unite è arrivato nella città siriana di Haffe, trovandola praticamente deserta, con edifici bruciati e abbattuti, negozi abbandonati, e un cadavere in strada.
E-ilmensile - È quanto riferisce un fotografo della Reuters che viaggia con il convoglio. Dopo giornate di intensi scontri fra le forze fedeli al presidente Bashar al-Assad e i ribelli, il convoglio è riuscito a raggiungere la città. Due giorni fa aveva dovuto tornare indietro a causa degli attacchi e della rabbia dei residenti.L’inviato della Lega Araba e delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha ammesso lunedì di essere molto preoccupato per i residenti intrappolati nella città siriana, mentre gli Stati Uniti annunciano un “potenziale massacro”.
Ovunque, in città, ci sono i segni dei pesanti scontri. Gli osservatori hanno visto soltanto due persone ed entrambe si sono rifiutate di parlare di quanto è accaduto.
I moti pro-democrazia contro il regime di Assad sono scoppiati nel marzo 2011. Da allora è stato un excursus di violenze. Secondo le Nazioni Unite, le forze governative sarebbero responsabili di almeno 10mila morti.
Il sotto segretario generale per le operazioni di Peacekeeping dell’Onu, Herve Ladsous, ha precisato che il conflitto è diventato una guerra civile, in cui il governo sta perdendo larghe fasce di territorio in molte città a favore dell’opposizione e quindi sta tentando il tutto e per tutto per recuperarle.
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