lunedì, giugno 04, 2012
Esponenti delle Nazioni Unite sono chiamati a far pressioni sul presidente russo Vladimir Putin affinché, durante il summit di San Pietroburgo – opti finalmente per una linea dura nella gestione della crisi in Siria.  

E-ilmensile - Gli Stati membro dell’Onu vogliono che la Russia esercito il proprio ascendente sull’alleato di Damasco affinché cessi l’uso delle armi pesanti sulle città e rispetti appieno il piano di pace messo a punto dal loro inviato, Kofi Annan. Sia la Russia che la Cina stanno opponendosi alle richieste pressanti di Europa e Usa di condannare il presidente Bashar al-Assad e di rimuoverlo dal suo ruolo. Intanto domenica Assad ha nuovamente negato che le proprie forze militari abbiano avuto alcun ruolo nel massacro di Hula. In un messaggio televisivo, il presidente siriano ha precisto che l’uccisione di più di 108 civili stanati dalle proprie case, compresi 49 bambini, è un “crimine orrendo” che persino “dei mostri” avrebbero faticato a compiere
.

Alcuni testimoni, però, hanno accuso le forze governative del massacro, condannato dalla comunità internazionale, tanto che molti stati hanno espulso i diplomatici di Damasco. Mentre Assad ribadisce che l’unica via di uscita è il dialogo politico, visto che a suo avviso le interferenze straniere sono la causa delle divisioni siriane.

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Faccio solo una domanda:-Alcuni testimoni però...A)chi sono questi testimoni.B)le fonti sono attendibili. E noi come sempre ci beviamo tutto quello che di danno i media...

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