L'invito emerge dal libro "Dio attende alla frontiera" di Renato Zilio, missionario scalabriniano, fondatore del centro interculturale di Ecoublay (Parigi) e ora al Centro interculturale Scalabrini di Londra
In pochi mesi un libro missionario della EMI arriva alla sua seconda edizione. Per un’Italia ormai con il fiato corto si rivela urgente e necessario uscire dalle abitudini, dalle chiusure e dalle paure. Questa testimonianza missionaria vissuta all’estero tra emigranti italiani a Parigi, a Ginevra, a Londra e in Marocco e il loro sguardo sulla nostra patria sono un capolavoro di passione e di analisi delle situazioni che viviamo. Si incontra perfino il grido di dolore dei giovani italiani emigrati di recente all’estero, "traditi" dalla loro terra di origine. È un invito forte ad aprire gli occhi, la mente e il cuore al futuro per risvegliarsi a un mondo che è cambiato. Dio ci attende alla frontiera delle nostre energie, del nostro mondo, della nostra stessa fede. Con stile narrativo, riflessivo e poetico queste pagine aiutano senz’altro a capire i tempi d’oggi. Ma soprattutto a preparare quelli di domani, da costruire insieme a più mani, con coraggio e fiducia. È là che Dio ci attende. In questi “quadri di vita vissuta, guardata con l’occhio attento e libero che sa andare oltre l’apparenza della superficie, alla vera essenza di situazioni umane, all’anima” (dalla prefazione dell’Abate di Montecassino). Dove percepire un segreto, sottile invito: “Svegliati, mia bella Italia!” Acquistatelo oggi stesso in una libreria religiosa.
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