La Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) ha pubblicato il rapporto annuale relativo all’anno 2011 che fa un bilancio delle offerte raccolte e delle modalità di impiego.
Radio Vaticana - Sono 82 i milioni di euro messi insieme grazie alla generosità di oltre 600.000 benefattori, anche se la crisi economica si è fatta sentire con 4,8 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente. Attraverso le donazioni ricevute, Acs ha potuto finanziare 4.634 progetti in 145 Paesi, con appropriate modalità di intervento: aiuti all’edilizia 29,3%, intenzioni di Sante Messe 15,2%, aiuti pastorali 12,9%, formazione teologica 10,9%, catechesi 9,7%, apostolato mediatico 8,4%, motorizzazione 5,1%, apostolato biblico 4,4%, sostentamento 2,8%, aiuti d’emergenza 1,3%. L’aiuto ai rifugiati è stato di circa 110mila euro. Sono state riparate o costruite 476 chiese, 37 seminari e 191 conventi. Il direttore di Acs Italia, Massimo Ilardo, ha sottolineato che la Fondazione assiste in tutto il mondo i cristiani che soffrono la persecuzione, “persone che hanno le mani vuote ma il sorriso pieno di speranza”. Dal quartier generale di Acs a Königstein in Germania, invece, il presidente esecutivo Johannes Heereman von Zuydtwyck ricorda che gli sforzi si sono concentrati maggiormente in Africa e Medio Oriente, che sono le aree di maggiore criticità. Da quando, lo scorso dicembre, Acs è stata elevata a Fondazione pontificia per desiderio di Benedetto XVI, sono state create nuove strutture che facilitano l’impiego degli aiuti. (A.C.)
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