venerdì, luglio 13, 2012
L'ex premier sostiene che il Pdl con lui volerebbe al 30%. Quest'estate rinuncerà alle vacanze per preparare la squadra, i programmi e le liste.

di Alberto Giannino

Silvio Berlusconi, 76 anni, milanese, laureato in giurisprudenza, imprenditore di successo, leader del Pdl, per sei volte Presidente del Consiglio, ha annunciato che alle prossime elezioni politiche sarà candidato premier, mentre Angelino Alfano resterà segretario nazionale del Pdl. Per la verità il suo annuncio non mi ha sorpreso: egli è sempre stato un uomo di potere e di successo, che ama la popolarità e a cui piace primeggiare su tutti. E poi va detto che il Pdl l'ha fondato lui, così come Forza Italia… e se anzi fondasse un altro soggetto politico, non ne sarei meravigliato. Berlusconi ha puntualizzato che la squadra sarà composta di quarantenni e che rinuncerà a fare le vacanze in Sardegna per preparare le liste, i programmi e gli uomini nella sua Villa di Arcore. Gli crediamo: quando ci sono obiettivi importanti da conseguire Berlusconi fa rinunce e sacrifici. Nove mesi fa tutti lo davano finito politicamente con lo scandalo di Ruby e l'inchiesta avviata dal Pm Boccassini, ma ora che le questioni giudiziarie si stanno risolvendo e che l'Italia sta uscendo dalla crisi con i tagli di Monti, Berlusconi vuole rientrare in gioco.

E a questo riguardo comunica due dati significativi: innanzitutto il Pdl senza di lui si attesterebbe al 18%, mentre con la sua presenza arriverebbe al 30%. Se tali sondaggi fossero veri, per Berlusconi vale effettivamente la pena di candidarsi. D’altronde se alle prossime politiche la Bindi può candidarsi per la settima volta alla Camera, D'Alema per l'ottava e Pier Ferdinando Casini per la nona volta consecutiva, è giusto che possa farlo anche Berlusconi, senza le ironie dei suoi avversari che anzi lo battono per permanenza in Parlamento.

L’altro dato è che questa volta l'ex premier Berlusconi si candiderebbe senza Fini e Bocchino. Abbiamo già visto che i dissidenti del FLI alle ultime amministrative hanno fatto flop, e quindi Fini rischia di scomparire dalla geografia politica... a meno che Casini e Rutelli gli diano un posto al sole.

Quali sono le prospettive di una ritorno di Berlusconi sulla scena politica? Difficile da capire... e difficile pensare che possa vincere le elezioni. Forse un governissimo con Pdl, Pd, Udc e Terzo Polo, altrimenti non ci sono i numeri per governare. Con all'opposizione, ovviamente, Di Pietro, Vendola e Grillo, che con il loro ostruzionismo metteranno in difficoltà il governassimo. Altre alternative non sembrano esserci: l'Italia ha bisogno di stabilità politica, risolvere il debito pubblico di 2.000 miliardi di euro, ridurre della metà i 945 parlamentari, proseguire nel contrasto alla lotta all'evasione fiscale e pensare alla crescita economica. Tre milioni di disoccupati sono troppi, così come il numero degli esodati o dei cassaintegrati. E, infine, nel 2013 c'è da nominare il nuovo Presidente della Repubblica.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa