Afghanistan: due attacchi uccidono la responsabile
per i diritti delle donne e un capo dell'intelligence
per i diritti delle donne e un capo dell'intelligence
I due attacchi si sono verificati fra ieri e questa mattina. Hamina Safi a capo del dipartimento degli affari femminili della provincia di Laghman è stata uccisa da un ordigno piazzato nella sua auto. Ahmad Khan militare di spicco e politico vicino a Karzai è morto per un attentato suicida costato la vita a 22 persone. Nessuno ha rivendicato gli attacchi.
Kabul (AsiaNews) - Continuano gli attacchi contro personalità di spicco afghane. Questa mattina ad Aybak (Samangan) un ordigno ha ucciso Ahmad Khan, capo dell'intelligence della provincia di Samangan. L'attentato, avvenuto durante una festa di matrimonio, ha fatto 22 morti e oltre 40 feriti. L'attacco si è verificato a un giorno dalla tragica morte di Hanifa Safi (nella foto), responsabile del Dipartimento per gli affari femminili della provincia orientale afghana di Laghman (Afghanistan orientale), fra le donne più influenti dell'Afghanistan, uccisa da un ordigno piazzato sotto l'auto nella quale viaggiava insieme al marito. Al momento nessuno ha rivendicato i due attacchi. Questa mattina i leader talebani hanno diffuso un comunicato nel quale negano qualsiasi coinvolgimento. Secondo gli esperti l'attacco contro Khan è legato alla diatribe fra gruppi etnici afghani per il controllo del Paese. Di origine uzbeka, egli era un grande sostenitore della fazione pashtun del presidente Karzai, che in questi anni ha tessuto diverse alleanze con etnici uzbeki e tajiki nel tentativo di dare il via a una riconciliazione con i talebani.
Se la morte di Khan sembra avere legami con scontri interne ad alleanze politiche e di potere, nessuno riesce a spiegare l'omicidio di Hanifa Safi. Essa era impegnata da anni nella difesa dei diritti delle donne afghane ed era un emblema del cambiamento dell'Afghanistan dopo anni di regime talebano. Jan Kubis, rappresentante Onu a Kabul, sottolinea che tutta la popolazione è scioccata da questa notiza. "L'uccisione - afferma - di una persona coraggiosa che ha dedicato la sua vita a servire il Paese, dedicandosi al miglioramento della condizione delle donne è un oltraggio a tutto l'Afghanistan". Hanifa Safi e Khan si aggiungono alla lista di leader e uomini politici impegnati nel dialogo uccisi fra il 2011 e il 2012. Fra questi, Burhanuddin Rabbani, presidente del Consiglio per la pace in Afghanistan e responsabile del dialogo con talebani, ucciso da un kamikaze il 20 settembre 2011.
Kabul (AsiaNews) - Continuano gli attacchi contro personalità di spicco afghane. Questa mattina ad Aybak (Samangan) un ordigno ha ucciso Ahmad Khan, capo dell'intelligence della provincia di Samangan. L'attentato, avvenuto durante una festa di matrimonio, ha fatto 22 morti e oltre 40 feriti. L'attacco si è verificato a un giorno dalla tragica morte di Hanifa Safi (nella foto), responsabile del Dipartimento per gli affari femminili della provincia orientale afghana di Laghman (Afghanistan orientale), fra le donne più influenti dell'Afghanistan, uccisa da un ordigno piazzato sotto l'auto nella quale viaggiava insieme al marito. Al momento nessuno ha rivendicato i due attacchi. Questa mattina i leader talebani hanno diffuso un comunicato nel quale negano qualsiasi coinvolgimento. Secondo gli esperti l'attacco contro Khan è legato alla diatribe fra gruppi etnici afghani per il controllo del Paese. Di origine uzbeka, egli era un grande sostenitore della fazione pashtun del presidente Karzai, che in questi anni ha tessuto diverse alleanze con etnici uzbeki e tajiki nel tentativo di dare il via a una riconciliazione con i talebani.
Se la morte di Khan sembra avere legami con scontri interne ad alleanze politiche e di potere, nessuno riesce a spiegare l'omicidio di Hanifa Safi. Essa era impegnata da anni nella difesa dei diritti delle donne afghane ed era un emblema del cambiamento dell'Afghanistan dopo anni di regime talebano. Jan Kubis, rappresentante Onu a Kabul, sottolinea che tutta la popolazione è scioccata da questa notiza. "L'uccisione - afferma - di una persona coraggiosa che ha dedicato la sua vita a servire il Paese, dedicandosi al miglioramento della condizione delle donne è un oltraggio a tutto l'Afghanistan". Hanifa Safi e Khan si aggiungono alla lista di leader e uomini politici impegnati nel dialogo uccisi fra il 2011 e il 2012. Fra questi, Burhanuddin Rabbani, presidente del Consiglio per la pace in Afghanistan e responsabile del dialogo con talebani, ucciso da un kamikaze il 20 settembre 2011.
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