venerdì, luglio 13, 2012
E’ stato condannato all’ergastolo Andualem Arage, noto esponente di opposizione, vista “la gravità del caso” ha dichiarato il giudice Hussein Yimer a conclusione di un processo per terrorismo

Misna - Lo scorso 27 giugno la magistratura aveva dichiarato colpevoli di terrorismo 24 persone, di cui otto presenti in aula e 16 processati in contumacia. Tra queste c’è appunto Arage, ma anche il giornalista Eskinder Nega, che dovrà scontare una pena di 18 anni di carcere. Gli altri 22 militanti sono stati puniti con la detenzione, almeno otto anni per la maggior parte di loro. Il processo è stato seguito con grande attenzione dalle associazioni per i diritti umani, molto critiche nei confronti della controversa legge anti-terrorismo approvata nel 2011 dal governo di Meles Zenawi, che prevede la pena di morte e l’ergastolo.

Contro i 24 imputati erano state mosse diverse accuse compreso il collegamento con gruppi considerati terroristici dal governo etiopico: Ginbot 7, con sede negli Stati Uniti, o il Fronte di Liberazione Nazionale dell’Ogaden (Onlf), che si batte per l’indipendenza della regione orientale a maggioranza somala. Gli imputati erano sospettati inoltre di aver ricevuto materiale bellico e supporto logistico dal confinante stato dell’Eritrea, storico nemico dell’Etiopia, finalizzati all’organizzazione di attentati all’interno del paese. I difensori di Nega e Arage, arrestati nel settembre 2011, hanno definito i capi di imputazione “frutto di pura invenzione” messa a punto dal governo per “tappare la bocca” alle voci critiche nei confronti delle istituzioni.

Nel 2005 il giornalista Nega era già stato condannato, a seguito delle elezioni nazionali, per tradimento. Con lui anche sua moglie fu giudicata colpevole e detenuta: in carcere avrebbe dato alla luce il loro primo figlio. Entrambi sono stati rilasciati due anni fa a condizione di abbandonare il lavoro di giornalisti. In Etiopia il giornalista è tuttora una delle poche voci critiche, in un paese dove la stampa è fortemente controllata dal governo. Secondo le associazioni per i diritti umani la legge antiterrorismo di recente approvazione è solo un mezzo per stroncare il dissenso e l’informazione indipendente.

Sono presenti 2 commenti

Chiara Cichero ha detto...

"L'uomo simbolo della lotta per le libertà civili condannato con altri 19 attivisti e reporter. Grazie alla legge "antiterrorismo" che soffoca ogni manifestazione di dissenso. Ma il premier Zenawi è un prezioso alleato degli Usa contro il fondamentalismo islamico".

Venerdì, ad Addis Abeba la sentenza: 18 anni per cospirazione. Con lui, altri 19 tra reporter e attivisti.

Il governo di Zenawi lo ha arrestato almeno sette volte, e in più occasioni gli ha fatto intendere che l’unica speranza di salvezza sarebbe stata l’esilio, destino di centinaia di colleghi. Al suo fianco sempre lei, Serkalem Fasil, giornalista, bella e forte al punto da non abbandonare mai Addis Abeba e seguire il marito raccontando le proteste scoppiate dopo le elezioni del 2005 e culminate con una repressione senza precedenti: 200 i morti, 30mila gli arresti. Una moglie che è stata arrestata con lui una volta per tradimento, e che durante la prigionia ha dato luce a loro figlio, il piccolo che oggi, a sette anni, ha perso la speranza di vivere con il padre vicino.


Cerchiamo di salvarlo, facciamoci sentire da ogni parte del mondo, diffondiamo la notizia il più possibile sui nostri social network, sui nostri siti, sui nostri blog.

Non è concepibile che un uomo che qui da noi sarebbe un illustre giornalista e opinionista, altrove sia condannato come cospiratore, e solo perchè denunciava fatti gravissimi, perchè voleva che certi soprusi e certe stragi, terminassero.

Firma la petizione:

http://www.petizionionline.it/petizione/giornalista-blogger-condannato-a-18-anni-di-carcere-eskinder-nega-non-e-un-cospiratore/7578

Anonimo ha detto...

Da "filo-americani", (termine tra l'altro errato perché gli "americani" sono tutti coloro che abitano il relativo continente e non solo gli u.s.a.) quali volenti o nolenti siamo, un articolo
del genere rappresenta una bellissima perla in un mare di escrementi.
Non posso che riservarVi i miei complimenti ed i miei più cordiali saluti.
waltercastaldo@yahoo.it

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