Il presidente di Barclays, Marcus Agius, si è dimesso dopo che la banca britannica è stata travolta dallo scandalo Libor, l’inchiesta sulle presunte manipolazioni dell’indice dei tassi interbancari.
E-ilmensile - Le pratiche dell’istituto avevano fruttato decine di milioni di guadagni illeciti. “Gli eventi dell’ultima settimana evidenziano standard di comportamento inaccettabili nella nostra banca hanno inferto un colpo devastante alla reputazione di Barclay”, ha reso noto Agius in una nota, “Lo scaricabarile finisce qui e devo riconoscere la mia responsabilità e farmi da parte”. Agius è stato presidente della Barclays per cinque anni e mezzo. Il suo è il primo grande nome del sistema creditizio britannico a lasciare dopo che le autorità Usa e britanniche hanno comminato a Barclays una maxi multa di 453 milioni di dollari. Nel mirino ora c’è anche l’amministratore delegato, Bob Diamond.
La sua posizione risulta essere in bilico da almeno una setttimana, quando hanno cominciato a trapelare le prime rivelazioni della stampa sul pagamento della multa. Il premier del Regno Unito, David Cameron, ha puntato il dito contro Diamond chiedendogli di rispondere alle accuse e ricordando che nel 2005-09, nel periodo in cui si sono svolte le operazioni incriminate, lo stesso Diamond era a capo della banca d’affari di Barclays. Quest’ultima è stata multata dopo che la Fsa (Financial Services Authority) ha scoperto che i suoi traders avevano mentito sul tasso di interesse praticato alla Barclays da altre banche per i prestiti. Fornire dati al ribasso significava dare l’impressione che Barclays era considerata a un rischio minore di quello che in realtà era.
L’istituto ha comunicato che d’ora in poi comincerà una politica di tolleranza zero. Dopo lo scandalo, il titolo della Barclays è precipitato in Borsa del 20 percento.
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