Le lunghe battaglie degli animalisti che oramai da molti anni organizzavano proteste e manifestazioni con le quali chiedevano la chiusura dello stabilimento di Green Hill di Montichiari questa mattina sembrano aver portato i frutti sperati.
E-ilmensile - Il Corpo forestale dello Stato ha eseguito il sequestro della nota azienda situata in provincia di Brescia che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Le operazioni di ispezione e sequestro della struttura sono state disposte dalla Procura della Repubblica di Brescia. Hanno presidiato le attività 30 forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali (NIRDA) e anche il personale della Questura di Brescia. Sequestrati, dopo le verifiche, sia i cani di razza beagle sia l’intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze, per un totale di circa 5 ettari. Molti i reati contestati, quello più importante l’accusa di maltrattamento di animali.
“Le condizioni di mantenimento degli animali non soddisfano le necessità etologiche e fisiche degli animali”, aveva dichiarato al riguardo la Lega Antivivisezione (Lav). Il numero di animali presenti all’interno dello stabulario è di circa 2.700 tra fattrici e cuccioli. Un numero troppo alto che li costringe a vivere in spazi ridotti, soffrendo. “Vengono allevati in massa e cresciuti senza vedere la luce del sole o poter passeggiare all’aria aperta, mantenuti all’interno di gabbie di dimensioni esigue, dalle quali escono solo al momento di essere trasferiti presso la loro destinazione finale: il laboratorio”, dice ancora Lav. Da qualche anno Green Hill appartiene all’americana Marshall Farm Inc, il più grande “produttore” di cani da laboratorio ed è l’ultimo stabilimento allevatore di cani da sperimentazione in Italia.
Per la causa si era mossa anche Brigitte Bardot che da anni sta portando avanti una forte battaglia per la difesa dei diritti degli animali. Tra le altre cose, l’ex attrice aveva inviato una lettera al ministro della Giustizia, Paola Severino, quando il 28 aprile erano stati arrestati i 12 attivisti, 4 uomini e 8 donne, per il blitz che avevano condotto nello stabilimento di Montichiari. Blitz che aveva portato alla liberazione di una ventina di cuccioli di beagle.
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