Giovani artisti etiopi, provenienti dai quartieri più svantaggiati di Addis Abeba, porteranno lungo lo Stivale il loro spettacolo acrobatico
Si sono lasciati alle spalle un passato da ragazzi di strada, di azioni criminose e abuso di stupefacenti. Oggi sono artisti: acrobati, musicisti, ballerini, giocolieri, contorsionisti. Sono i ragazzi del Fekat Circus, “Circo in fiore” in Amharic, la lingua più parlata in Etiopia. Per loro, l’amore per l’arte circense ha significato la possibilità di riscattarsidalla povertà e di trasformare una passione in una professione gratificante. «Il circo – dichiarano i ragazzi la cui età media è tra i 18 e i 24 anni – ha trasformato le nostre vite. Ci ha dato fiducia, costruendo la nostra autostima. Ha stimolato la nostra creatività e ci ha insegnato a relazionarci pacificamente con gli altri».
Il circo Fekat è stato creato nel 2004 da Dereje Dagne, un giovane con la passione per il mondo circense che è cresciuto per le strade di Addis Abeba. Dereje ha chiesto sostegno al CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) presente in Etiopia. L’idea era quella di stimolare i suoi coetanei attraverso le arti, eliminando i rischi connessi alla povertà della sua città. È nata così una cooperativa di teatro che oggi organizza esibizioni, corsi gratuiti per bambini, attività di clown-terapia negli ospedali e spettacoli per sensibilizzare alla legalità nelle carceri. Gli allenamenti circensi si sono rivelati un successo. Tantissimi ragazzi hanno iniziato a frequentare la scuola di circo e tra loro alcuni hanno raggiunto in breve tempo un livello professionale. Così è nato il Fekat Circus, il circo che fa fiorire il buonumore e la speranza.
Nei prossimi giorni, otto ragazzi del Fekat porteranno in Italia, da Nord a Sud, le suggestioni del loro spettacolo “Makeda”, una rivisitazione della leggenda della Regina di Saba. Sarà un viaggio fantastico, tra virtuosismo acrobatico, numeri di giocoleria e contorsionismo, alternati a musiche e balli ricchi di consapevolezza e orgoglio per la propria storia e tradizione. I ragazzi si esibiranno, in anteprima, il 4 luglio a Milano, alle 20, in piazza Beccaria, per una serata di solidarietà organizzata dal CIAI. Il tour vero e proprio inizierà il 13 da Canale di Serino, in provincia di Avellino. Il 17 saranno a Jesolo, il 18 ad Andalo (Trento), il 19 a Porto Sant’Elpidio (Fermo), il 20 e 21 a Montalto Uffugo (Cosenza) e il 24 a Cavallino Treporti (Venezia). Dal 2 al 5 agosto i ragazzi parteciperanno al Festival di Veroli (Firenze) e dall’11 al 13 saranno a Ragusa, in Sicilia. «L’arte circense – affermano ancora i giovani artisti – ci ha dimostrato il suo potere di intrattenere e guarire i cuori e la mente della gente. Per questo vogliamo condividere e diffondere il potere di guarigione delle arti in questo mondo contaminato da individualismo e materialismo».
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