martedì, luglio 03, 2012
Per affidare l’intera Chiesa alla Madonna alla vigila dell’Anno della Fede e del XIII Sinodo dei Vescovi, che sarà aperto il 7 ottobre prossimo

di Carlo Mafera

Per il 4 ottobre 2012, giorno della ricorrenza del viaggio di Giovanni XXIII, Mons. Tonucci ha confermato di aver invitato il Santo Padre Benedetto XVI a ripetere il gesto del suo predecessore, tornando dunque ad affidare l’intera Chiesa alla Madonna alla vigila di due eventi così significativi come la celebrazione dell’Anno della Fede e il XIII Sinodo dei Vescovi, che sarà aperto il 7 ottobre prossimo. “Pur nutrendo una speranza molto grande che il Papa possa rispondere affermativamente - ha precisato l’Arcivescovo di Loreto - non sono ancora in grado di confermare la sua venuta”.

Benedetto XVI si metterà probabilmente sulle orme dell’indimenticato Papa buono Giovanni XXIII, che fu protagonista di un viaggio memorabile a Loreto, in treno, con migliaia di fedeli in attesa nelle varie stazioni ferroviarie. Nella città marchigiana affidò alla Madonna di Loreto il Concilio Vaticano II, che si sarebbe aperto di lì a poco.

Ma perché questo affidamento così voluto, così intenso a Maria? Cerchiamo di conoscere e approfondire le ragioni teologiche e mariologiche. In un mio precedente articolo ho messo in evidenza una relazione dell’eminente mariologo Ermanno Toniolo. In quella occasione ebbi a dire: “Un altro tema significativo è quello relativo al rapporto tra Maria e la Chiesa. Infatti Bulgakov afferma che Maria è la Chiesa, ossia la sua suprema e perfetta realizzazione, senza comunque togliere la diversità numerica tra lei e le membra di Cristo … e riportando il pensiero del teologo russo: «Ciò che viene detto a proposito della Chiesa, vale pure per la Madre di Dio. Sarebbe erroneo dichiarare in generale che Maria è la Chiesa. Tuttavia si può affermare che ella la rappresenta in quanto tutte le proprietà della Chiesa sono riunite nella sua persona”.

Ecco perché il Santo Padre ci tiene tanto ad affidare a Maria la Chiesa. Perché la Chiesa vive e si rinnova grazie alla potenza e ai doni dello Spirito Santo, e lo Spirito Santo ha fatto di Maria la sua dimora. La Chiesa rappresenta Cristo nei suoi figli e lo fa - per così dire - nascere, ma egli è nato dalla Madre di Dio e da lei si è fatto uomo con la propria ipostasi. Ciò che è la Chiesa costituisce l’essere stesso di Maria: ricettacolo dello Spirito Santo, Madre e sposa di Dio.

So che il discorso mariologico può essere un po’ difficile ma è bene ogni tanto entrare in profondità negli avvenimenti per comprenderli meglio. Infatti è significativo riportare quanto ha risposto l’arcivescovo di Loreto Tonucci a Radio Vaticana, a proposito di questo desiderio di approfondimento: “Il Concilio ha aperto dimensioni importantissime, vorrei soltanto ricordare la maggiore attenzione nell’ascolto delle Scritture. Quello che una volta si diceva, cioè che i cattolici sono quelli che rispettano tanto la Bibbia da non aprirla mai, ormai non è più vero. C’è un grande contatto di ogni fedele con la Sacra Scrittura, attraverso la liturgia e attraverso anche la lettura personale. Io credo che durante l’Anno della fede dovremo proprio fare questo: che tutte le famiglie e gli individui che vivono la fede si rendano sempre più familiari con la Scrittura e quindi, attraverso una conoscenza biblica, sappiano interpretare meglio e capire meglio quello che è l’insegnamento della Chiesa”.

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