martedì, luglio 03, 2012
Sicurezza ristabilita a Kufra, nel sud-est del paese, libertà concessa a esponenti di istituzioni internazionali, ma anche attacchi contro uffici elettorali: sono contraddittorie le notizie che giungono in queste ore dalla Libia.  

Misna - A pochi giorni dalle elezioni per il Congresso nazionale, il prossimo sabato, è apparentemente ritornata la calma a Kufra dove scontri di natura settaria si sono succeduti negli ultimi mesi e fino allo scorso sabato. L’esercito ha preso il controllo di alcune posizioni chiave a protezione, in particolare, della tribù dei Tebu. Ma la situazione resta incerta. A Zintan è invece stata liberata dopo tre settimane di prigionia l’avvocata australiana Melinda Taylor. Trattenuta da membri della locale milizia, Taylor era accusata di aver abusato della sua posizione nell’ambito di una missione della Corte penale internazionale inviata a Zintan per incontrare Seif Gheddafi, uno dei figli del colonnello Muammar, attualmente prigioniero. Assieme a lei sono stati liberati altri tre componenti della missione.

Le notizie negative sono invece venute da Bengasi e Tobruk. In queste due città, nell’est della Libia, dimostranti hanno saccheggiato gli uffici della Commissione elettorale esprimendo sostegno a una costruzione federalista della nuova Libia. Le autorità libiche hanno comunque minimizzato i fatti e sostenuto che non comporteranno ritardi nell’organizzazione del voto.

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