giovedì, luglio 12, 2012
Anche negli States le cabine telefoniche fuori uso o in disuso, se abbandonate, costituiscono una preoccupazione e un costo. New York parte all'attacco e inizia la trasformazione in HotSpot WiFi.

Nbtimes - Le cabine telefoniche, benché se ne possa ancora ravvisare una qualche utilità, non sono in dismissione solo da noi in Italia: anche negli Stati Uniti, la terra dove la tecnologia corre, si pensa di sfruttarle molto meglio e per questo a New York sta partendo un piano di riconversione, che le trasformerà in altrettanti HotSpot WiFi. Qualcosa di simile, dunque, a quanto aveva realizzato la Francia nel 2010, installando ai Champs Elysées le nuove supercabine telefoniche iperconnesse alla Rete, con tanto di display. Inizialmente, New York vedrà 10 location che ospiteranno la novità, a partire dai quartieri di Manhattan, Brooklin e Queens.

Del resto, anche là le cabine abbandonate sono state finora motivo di preoccupazione. Secondo il sito di informazione locale DNAInfo, tra il 40 e il 60 per cento degli oltre 13mila telefoni pubblici cittadini sono fuori servizio e diversi residenti lamentano che ormai essi servono sostanzialmente come “punti di ritrovo per attività criminali, compreso lo spaccio di droga, il consumo di alcool, attività sessuali e persino come orinatoi pubblici”. La nuova configurazione di impiego, invece, per ogni cabina convertita offrirà accesso WiFi nel raggio di un centinaio di metri, grazie all’impiego di antenne di alta qualità in standard militare.

L’azienda che, a New York, possiede la maggior parte dei telefoni pubblici, la Van Wagner Communications, installerà i nuovi sistemi (i primi costeranno circa duemila dollari) gratuitamente. Al momento non è previsto nessun introito derivante da pubblicità, anche se è più che lecito supporre che tale gratuità in futuro possa non sussistere e magari vengano inserite delle forme di contribuzione legate a sistemi di advertising o a modalità di abbonamento con limitazioni, in maniera similare a quanto avviene in Italia con l’iniziativa Provincia WiFi. Negli States, del resto, il servizio gratuito WiFi è molto caldeggiato dai giganti: solo Google e Boingo, il mese scorso hanno annunciato di voler “coprire” con segnale WiFi tutte le stazioni della metropolitana e altre 200 location sotterranee.

Quello che spesso in Italia è realizzato da Provincia WiFi, ossia la copertura di aree pubbliche come parchi, stabilimenti balneari e simili, negli USA è frequentemente fornito da AT&T, che cura anche la copertura di siti come librerie, scuole pubbliche e associazioni. La domanda “Ma conviene, a chicchessia, fornire connettività gratuita?” è lecita. E, a differenza di quanto accade in Italia – anche per via di sostanziali differenze in termini di forma del regime politico – giganti come Google, AT&T o BoinGo hanno tutto l’interesse a che il pubblico sia il più connesso possibile: più lo è, più fa traffico, più lo profilano, meglio gli somministrano pubblicità, più incassano.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa