Il disastro della centrale nucleare di Fukushima non fu provocato da calamità naturali ma dall’uomo: a sottolinearlo è il rapporto conclusivo di un’inchiesta del parlamento del Giappone, consegnato 16 mesi dopo il sisma e lo tsunami che investirono la costa nord-orientale dell’arcipelago asiatico
Misna - “Nonostante sia stato favorito dal terremoto e dallo tsunami – si legge nel documento, pubblicato oggi – il successivo incidente all’impianto nucleare Fukushima Daiichi non può essere considerato un disastro naturale”. Secondo il rapporto, i guasti al sistema di raffreddamento, l’avvio di processi di fusione atomica nei reattori e la diffusione di radiazioni all’esterno in un raggio di molti chilometri furono “un disastro causato dall’uomo che poteva e doveva essere previsto ed evitato".
Nel documento si denunciano in particolare l’inadeguatezza della risposta del governo e le mancanze della Tokyo Electric Power Company, la società elettrica che gestisce l’impianto. La crisi nucleare seguita al sisma del 11 marzo 2011 ha costretto ad abbandonare le loro case decine di migliaia di persone.
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