Sono tante le "punte di diamante" della quadra azzurra: alla scoperta degli atleti italiani che cercheranno di conquistare il podio più alto
Città Nuova - Ambizioni in rosa – Dei 290 atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Londra, la rappresentanza femminile è di circa il 45 per cento, e sono molteplici le “punte di diamante”. Tra le donne ci sarà innanzitutto la nostra portabandiera, Valentina Vezzali, che nel fioretto individuale cercherà di conquistare la sua quarta medaglia d’oro consecutiva. Ci sarà Federica Pellegrini, la stella del nuoto italiano che questa volta dovrà sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio su avversarie davvero agguerrite come l’idolo di casa, l’inglese Rebecca Adlington, o come la francese Camille Muffat o ancoracome le nuotatrici a stelle e strisce Allison Schmitt e Melissa Franklin. E ci saranno poi altre due “colonne” dello sport italiano al femminile come la velista Alessandra Sensini (quattro medaglie sin qui per lei in cinque partecipazioni olimpiche), e una vera e propria “leggenda” come la canoista Josefa Idem, tedesca naturalizzata italiana che compirà quarantotto anni il prossimo settembre e che a Londra disputerà la sua ottava Olimpiade (le prime due, a Los Angeles ’84 e a Seoul ’88, gareggiando per la Germania Ovest).
Grande attesa anche per la prova della tuffatrice Tania Cagnotto, che dal trampolino, nonostante un piccolo infortunio dell’ultima ora, proverà a rubare un poco di scena alle fantastiche atlete cinesi sia nella prova individuale sia in quella dei tuffi sincronizzati (in questo caso con Francesca Dallapè); per le ragazze del ciclismo impegnate nella prova su strada (su tutte Giorgia Bronzini, già campionessa del mondo nel 2010 e nel 2011), e per le “farfalle” della ginnastica ritmica (giurie “di parte” permettendo). Ma occhio anche a Martina Grimaldi (nuoto di fondo), Jessica Rossi e Chiara Cainero (tiro a volo), alle altre schermitrici come le fiorettiste Elisa Di Francisca e Arianna Errigo o la sciabolatrice Irene Vecchi, alle ragazze del tiro con l’arco e, perché no, anche a Valentina Truppa, unica azzurra degli sport equestri (specialità dressage), e a Eva Lechner nella mountain-bike. Da seguire con particolare attenzione anche le prove del doppio di tennis formato da Sara Errani e Roberta Vinci, quest’anno una delle migliori coppie del circuito internazionale, e quelle della coppia di beach volley formata da Greta Cicolari e Marta Menegatti, ormai da due anni stabilmente tra le migliori al mondo in questa specialità.
Speranze al maschile – Anche per quanto riguarda il settore maschile non mancano gli atleti che in questi Giochi possono puntare a raggiungere il gradino più alto del podio. Oltre ai “soliti” schermidori, da Andrea Cassarà a Stefano Baldini, da Aldo Montano a Paolo Pizzo, partono con grandi possibilità il tiratore a segno Niccolò Campriani, vero asso della carabina, il canoista Daniele Molmenti, già campione del mondo nello slalom (specialità K1), e il marciatore Alex Schwazer, che dopo l’oro di Pechino 2008 nella 50 Km tenterà una storica accoppiata gareggiando anche nella prova più breve, quella della 20 Km. Grandi ambizioni anche nel tiro a volo dove i nostri ragazzi sono tra gli atleti da battere sia nel trap (Massimo Fabbrizi e Giovanni Pellielo), che nel double trap (Francesco D’Aniello e Daniele Di Spigno), che nello skeet (Ennio Falco e Luigi Agostino Lodde).
Ma sono tanti altri gli italiani che in questa trentesima edizione dei Giochi a cinque cerchi ambiscono a conquistare una medaglia. Nel judo, ad esempio, il nostro atleta di punta sarà Elio Verde, nel taekwondo gareggeranno Mauro Sarmiento (già medaglia quattro anni fa) e Carlo Molfetta, nel nuoto partono tra i favoriti Fabio Scozzoli (vicecampione del mondo nei 100 rana), il giovanissimo Gregorio Paltrinieri (1.500 stile libero) ed il fondista Valerio Cleri (nella foto), mentre nel pugilato schieriamo una squadra davvero fortissima (da Roberto Cammarelle a Clemente Russo, da Domenico Valentino a Vincenzo Mangiacapre e Vincenzo Picardi). Non vanno poi sottovalutate le possibilità dei nostri tiratori con l’arco, dell’unico ciclista su pista presente (Elia Viviani impegnato nella prova dell’omnium), del ginnasta Matteo Morandi agli anelli, e di alcuni equipaggi del canottaggio (in particolare il quattro di coppia senior e il quattro senza pesi leggeri, ma possono ben figurare anche i due doppi, quello senior e quello dei pesi leggeri). Attenzione anche a Fabrizio Donato e Daniele Greco nel salto triplo, e al fresco campione d’Europa di Pentathlon Moderno Riccardo De Luca.
Insomma, le premesse per fare bene ci sono tutte. Riusciremo davvero alla fine a conquistare una trentina di medaglie e a confermarci tra le prime dieci nazioni sportive del mondo? Difficile, dirlo. Per ora possiamo solo incrociare le dita e accomodarci in poltrona davanti alla tv a tifare per i nostri ragazzi che per due settimane, con le loro imprese, magari ci faranno sentire un po’ più orgogliosi di essere italiani.
di Marco Catapano
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