Catturata in India la “primula rossa” dei bracconieri.
Trasportava una pelle di tigre, tartarughe ed avorio
Trasportava una pelle di tigre, tartarughe ed avorio
Uno dei più ricercati e noti bracconieri e trafficanti di animali protetti dell'India, Bheema Bawaria, è stato arrestato a Gurgaron, nello Stato dell'Haryana, mentre trasportava una pelle di tigre e lo scheletro, due tartarughe vive, avorio e alcune attrezzature per bracconaggio.
Greenreport - L'arresto, del quale dà notizia oggi Traffic, è stato effettuato il primo agosto nel corso di una grossa operazione congiunta condotta da Wildlife SOS, Central bureau of investigation (Cbi), National tiger conservation authority (Ntca), Wildlife crime control bureau (Wccb) e Haryana forest department con l'assistenza della polizia di Haryana. In India la tigre è elencata nella Tabella I del Wildlife (protection) act del 1972. La caccia o il commercio delle specie e delle sue parti sono vietati. La maggior parte delle specie di tartarughe e l'avorio sono protetti dalla legge e non possono essere commerciati in India.
Non è la prima volta che questa "primula rossa" dei bracconieri indiani viene arrestata: Bheema Bawaria già nel 2009 venne fermato a Gurgaon per il possesso di una pelle e di uno scheletro di tigre, ma venne rilasciato su cauzione e poi si rese latitante, continuando a gestire bracconaggio e traffici di specie protette. Le Nta lo definisce «Un trasgressore recidivo e nel corso degli anni è stato arrestato in diversi casi criminali della fauna selvatica , il che lo collega lo ai grandi nomi della criminalità della fauna selvatica, come Chand Sansar che ora è in una prigione del Rajasthan».
MKS Pasha, direttore aggiunto di Traffic in India ha detto che «Il sequestro e l'arresto sono un duro colpo alla rete del commercio illegale di specie selvatiche esistente in India. Questa operazione inoltre ha mostrato chiaramente l'efficacia degli sforzi di collaborazione multi-agenzia per combattere il crimine della fauna selvatica in India». Ravi Singh, direttore del Wwf India ha commentato: «Ci congratuliamo con le enforcement agencies che hanno gestito l'operazione».
Traffic e Wwf India, insieme a Wildlife SOS, hanno facilitato il coordinamento tra le varie agenzie ed alla fine ka rete si è chiusa sul re dei bracconeri con un'azione efficace. New Delhi e l'Haryana vengono utilizzati come via commerciale intermedia, prima che il contrabbando lasci l'India per le destinazioni internazionali del traffico di animali selvatici, come Sud-est asiatico e la Cina, dove le parti del corpo della tigre vengono poi utilizzati come ingredienti nella preparazione di medicine tradizionali di afrodisiaci. L'arresto di Bheema potrebbe potenzialmente rivelare ulteriori collegamenti essenziali per i suoi fornitori ed i luoghi di tutta l'India in cui lui ei suoi più stretti complici potrebbero aver intrappolato ed ucciso tigri in passato.
Kartick Satyanarayan, co-fondatore e presidente di Wildlife SOS India, che ha condotto l'operazione contro Bheema, sottolinea che «L'essere un recidivo e un frequente visitatore del carcere ha fatto di lui un duro della fauna selvatica . Il carcere e la detenzione non sono più un disincentivo per i criminali della fauna selvatica come Bheema. La sua crescente fiducia di poter uscire su cauzione e tornare a uccidere le tigri lo rende un criminale molto pericoloso. La sua cattura è estremamente importante per confermare i legami internazionali e gli itinerari che stava usando e per andare a fondo della sua rete e neutralizzare queste gangs».
Greenreport - L'arresto, del quale dà notizia oggi Traffic, è stato effettuato il primo agosto nel corso di una grossa operazione congiunta condotta da Wildlife SOS, Central bureau of investigation (Cbi), National tiger conservation authority (Ntca), Wildlife crime control bureau (Wccb) e Haryana forest department con l'assistenza della polizia di Haryana. In India la tigre è elencata nella Tabella I del Wildlife (protection) act del 1972. La caccia o il commercio delle specie e delle sue parti sono vietati. La maggior parte delle specie di tartarughe e l'avorio sono protetti dalla legge e non possono essere commerciati in India.
Non è la prima volta che questa "primula rossa" dei bracconieri indiani viene arrestata: Bheema Bawaria già nel 2009 venne fermato a Gurgaon per il possesso di una pelle e di uno scheletro di tigre, ma venne rilasciato su cauzione e poi si rese latitante, continuando a gestire bracconaggio e traffici di specie protette. Le Nta lo definisce «Un trasgressore recidivo e nel corso degli anni è stato arrestato in diversi casi criminali della fauna selvatica , il che lo collega lo ai grandi nomi della criminalità della fauna selvatica, come Chand Sansar che ora è in una prigione del Rajasthan».
MKS Pasha, direttore aggiunto di Traffic in India ha detto che «Il sequestro e l'arresto sono un duro colpo alla rete del commercio illegale di specie selvatiche esistente in India. Questa operazione inoltre ha mostrato chiaramente l'efficacia degli sforzi di collaborazione multi-agenzia per combattere il crimine della fauna selvatica in India». Ravi Singh, direttore del Wwf India ha commentato: «Ci congratuliamo con le enforcement agencies che hanno gestito l'operazione».
Traffic e Wwf India, insieme a Wildlife SOS, hanno facilitato il coordinamento tra le varie agenzie ed alla fine ka rete si è chiusa sul re dei bracconeri con un'azione efficace. New Delhi e l'Haryana vengono utilizzati come via commerciale intermedia, prima che il contrabbando lasci l'India per le destinazioni internazionali del traffico di animali selvatici, come Sud-est asiatico e la Cina, dove le parti del corpo della tigre vengono poi utilizzati come ingredienti nella preparazione di medicine tradizionali di afrodisiaci. L'arresto di Bheema potrebbe potenzialmente rivelare ulteriori collegamenti essenziali per i suoi fornitori ed i luoghi di tutta l'India in cui lui ei suoi più stretti complici potrebbero aver intrappolato ed ucciso tigri in passato.
Kartick Satyanarayan, co-fondatore e presidente di Wildlife SOS India, che ha condotto l'operazione contro Bheema, sottolinea che «L'essere un recidivo e un frequente visitatore del carcere ha fatto di lui un duro della fauna selvatica . Il carcere e la detenzione non sono più un disincentivo per i criminali della fauna selvatica come Bheema. La sua crescente fiducia di poter uscire su cauzione e tornare a uccidere le tigri lo rende un criminale molto pericoloso. La sua cattura è estremamente importante per confermare i legami internazionali e gli itinerari che stava usando e per andare a fondo della sua rete e neutralizzare queste gangs».
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