Il vertice in programma il mese prossimo in Russia potrebbe sancire la rottura fra Giappone e Corea del Sud. Le dispute territoriali hanno innalzato la tensione; il governo nipponico studia una risposta adeguata alla visita del presidente Lee alle Dokdo/Takeshima. Una staffetta composta da 40 sud-coreani vuole raggiungere a nuoto le isole.
Asianews - Le dispute territoriali che dividono Seoul e Tokyo potrebbero far saltare il vertice bilaterale fra Corea del Sud e Giappone, previsto per il mese prossimo a margine del summit annuale Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation, ndr) a Vladivostok, in Russia. Il governo nipponico sta infatti studiando una risposta "adeguata" alla visita - avvenuta la scorsa settimana - del presidente sud-coreano a un gruppo di isole contese da decenni fra i due Paesi dell'Asia orientale; una mossa che ha contribuito ad innalzare la tensione fra i governi e ha messo in crisi la diplomazia. Secondo il quotidiano conservatore Sankei Shimbun, l'esecutivo starebbe infatti considerando l'ipotesi di sospendere il vertice e annullare una visita di cortesia del premier giapponese in Corea del Sud.
Le isole - Dokdo per i coreani, Takeshima per i giapponesi - sono pressoché equidistanti dalle due nazioni e al centro di una contesa perché il mare attorno a loro è ricco di pesca. Il 10 agosto il presidente sudcoreano Lee Myung-bak è giunto in aereo nella zona, presidiata dai coreani fin dal 1954, e ha visitato il gruppo di atolli. In tutta l'area era stato dato l'allerta militare, per una visita dall'alto valore simbolico; molti coreani, infatti, soffrono ancora oggi della violenta invasione giapponese tra il 1910 e il 1945. Per tutta risposta il Giappone ha richiamato il suo ambasciatore a Seoul e ha espresso a sua volta le proteste all'ambasciatore coreano a Tokyo.
Ieri il presidente sud-coreano Lee Myung-bak ha spiegato che la visita intende mettere pressione sul governo giapponese, perché risolva le molte questioni pendenti relative al passato coloniale sul suolo coreano. Egli accusa Tokyo di "ignorare" le richieste fatte sinora, fra cui i risarcimenti alle famiglie delle donne "conforto", ridotte in condizione di schiavitù sessuale dai soldati nipponici durante tutto il periodo della Seconda guerra mondiale.
Giappone e Corea del Sud sono legate da rapporti economici molto stretti e dal fronte comune contro la Corea del Nord e il suo arsenale atomico, considerato una minaccia per tutta la regione. Tuttavia, permangono contrasti che affondano le radici nella storia e ancora oggi influenzano in modo decisivo le relazioni.
Intanto oltre quaranta cittadini sud-coreani hanno iniziato una staffetta a nuoto, lunga oltre 200 km, per raggiungere le isole contese col Giappone. La squadra (nella foto), capeggiata dal cantante Kim Jang-hoon, intende raggiungere la zona entro domani, data in cui si celebra la festa della liberazione dal colonialismo nipponico del 1945. "Le isole Dokdo appartengono alla Corea del Sud - ha dichiarato l'artista - e per questo canteremo, andiamoci per la Repubblica di Corea".
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