domenica, settembre 23, 2012
A Torino dopo aver trasformato in parco un grande spazio abbandonato, in un quartiere popolare si fa un mercatino “senza moneta”.

Città Nuova - All’inaugurazione erano in tanti perché ha ripreso vita una parte della città abbandonata da anni, anche se situata nella zona più popolosa e popolare di Torino. Sono infatti stati aperti ufficialmente i nuovi giardini ex Ceat, che fanno rivivere l'area degli ex stabilimenti, nella zona est di Barriera di Milano. Un'area di 16 mila metri quadri di prato e spazi aperti, con alberi, elementi di arredo urbano, giochi per bambini e un percorso fitness per la terza età. L’intervento, avviato dal 2007 e più volte rallentato per la necessità di compiere approfonditi lavori di bonifica ambientale, è stato completato nell’ambito del Programma Urban Barriera di Milanoe si configura come primo tassello della riqualificazione che interesserà gli spazi verdi di quest'area e che verrà portata a termine entro il 2014. Il giardino ha visto una fase di apertura sperimentale al pubblico, con iniziative di animazione e monitoraggio con l’idea di far partire un’azione di coinvolgimento della cittadinanza per creare insieme un nuovo modo di essere “responsabili” di un luogo pubblico, con l’obiettivo di individuare e realizzare un programma di azioni che permettano al giardino di essere più vivibile, più sicuro, più ospitale, più bello e più ricco di attività. Per tutti per i cittadini, le associazioni, la biblioteca, le scuole e per tutti quelli attenti ed attivi per il bene comune. La prima attività prevista dal tavolo sociale Ex Ceat, composto da alcune associazioni presenti nel quartiere, è stata una giornata "senza moneta”. Un originale mercatino in cui non circola denaro e si possono scambiare oggetti, conoscenze e capacità, un'opportunità per sperimentare il riuso ed evitare lo spreco. È
 una festa in cui la gente si incontra, si diverte e alla fine arriva magari davvero a scambiarsi qualcosa.
Questo mercatino è dedicato ai bambini e al baratto di materiali e oggetti scolastici, indumenti di ogni genere, attrezzature, libri, giochi ma anche torte e ricette. L’idea di fondo è l'importanza di scambiarsi conoscenze e non solo, magari anche cose concrete, visto che le spese scolastiche rappresentano un costo piuttosto alto per le famiglie e qui vivono quasi tutte famiglie con bambini. In questo periodo più che mai c’è bisogno di scambiare e condividere attrezzature, oggetti, libri, indumenti e di sensibilizzare e sensibilizzarci al non spreco, al riuso degli oggetti, all'attenzione per il territorio.
Le regole del mercato SenzaMoneta sono semplici:
tra chi dà e chi riceve non deve passare denaro;
il prezzo di mercato non conta, si decide al momento dello scambio;
 partecipare è gratuito, basta avere qualcosa da scambiare e se sono oggetti devono essere in buono stato.

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