La decisione dell'Agenzia Onu per il nucleare potrebbe far scattare nuove sanzioni per il regime. Solo Cuba ha votato no alla risoluzione. Israele continua a premere per un attacco militare preventivo.
AsiaNews - L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), vota una risoluzione di condanna contro Teheran che rifiuta di sospendere l'arricchimento dell'uranio. Proposta da Stati uniti, Cina, Russia, Germania, Francia e Regno Unito, la manovra potrebbe indurre la comunità internazionale a nuove sanzioni economiche contro la Repubblica islamica. Su 35 membri dell'Aiea, 31 hanno votato a favore della risoluzione, solo Cuba si è opposta. Egitto, Equador e Tunisia, si sono invece astenuti. Insieme all'Iran essi fanno parte del Movimento dei Paesi non allineati. La mossa dell'Aiea giunge dopo che Teheran ha aumentato il numero di centrifughe della centrale di Fordo, vicino a Qom nel nord del Paese.
Fino a maggio l'impianto disponeva di 1000 centrifughe ora sono 2mila. Tale comportamento ha aumentato ancora di più le tensioni fra Iran e comunità internazionale riguardo alla capacità di produrre armi nucleari. Da mesi Israele minaccia un attacco militare preventivo contro le centrali iraniane. Stati Uniti e Unione europea hanno già imposto nei mesi scorsi sanzioni addizionali contro il regime degli Ayatollah. La scorsa settimana Catherine Ashton, ministro degli Esteri dell'Ue non ha escluso l'utilizzo di ulteriori misure contro l'Iran.
Dal gennaio scorso l'Aiea organizza incontri con le autorità di Teheran per trovare un accordo sulla produzione di energia atomica e poter ispezionare le centrali. Nonostante gli sforzi, Yukiya Amano, direttore generale dell'Agenzia Onu sottolinea che in otto mesi non vi sono stati progressi. "Tutto ciò - afferma - è molto frustrante".
AsiaNews - L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), vota una risoluzione di condanna contro Teheran che rifiuta di sospendere l'arricchimento dell'uranio. Proposta da Stati uniti, Cina, Russia, Germania, Francia e Regno Unito, la manovra potrebbe indurre la comunità internazionale a nuove sanzioni economiche contro la Repubblica islamica. Su 35 membri dell'Aiea, 31 hanno votato a favore della risoluzione, solo Cuba si è opposta. Egitto, Equador e Tunisia, si sono invece astenuti. Insieme all'Iran essi fanno parte del Movimento dei Paesi non allineati. La mossa dell'Aiea giunge dopo che Teheran ha aumentato il numero di centrifughe della centrale di Fordo, vicino a Qom nel nord del Paese.
Fino a maggio l'impianto disponeva di 1000 centrifughe ora sono 2mila. Tale comportamento ha aumentato ancora di più le tensioni fra Iran e comunità internazionale riguardo alla capacità di produrre armi nucleari. Da mesi Israele minaccia un attacco militare preventivo contro le centrali iraniane. Stati Uniti e Unione europea hanno già imposto nei mesi scorsi sanzioni addizionali contro il regime degli Ayatollah. La scorsa settimana Catherine Ashton, ministro degli Esteri dell'Ue non ha escluso l'utilizzo di ulteriori misure contro l'Iran.
Dal gennaio scorso l'Aiea organizza incontri con le autorità di Teheran per trovare un accordo sulla produzione di energia atomica e poter ispezionare le centrali. Nonostante gli sforzi, Yukiya Amano, direttore generale dell'Agenzia Onu sottolinea che in otto mesi non vi sono stati progressi. "Tutto ciò - afferma - è molto frustrante".
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