giovedì, settembre 20, 2012
Giovedì 20 settembre 2012, alle 18:30, a Roma, presso il Pontificio Collegio Urbano di Propaganda Fide verrà ripercorsa insieme la storia degli ultimi cinque anni dell’associazione O VIVEIRO con l’intervento del presidente, Flaminia Giovanelli, che illustrerà i prossimi obbiettivi e progetti. 

2007 – 2012, cinque anni di O VIVEIRO: dalla nascita dell’Onlus alla realizzazione del centro formazione di Chitima, nella provincia di Tete in Mozambico. O VIVEIRO oggi ospita 21 orfane permettendo loro di continuare a studiare e costruirsi un futuro. Ripercorriamo assieme quanto fatto finora: la costruzione del centro (dalla casa delle bambine, alla cappella, all’aula studi), l’accoglienza delle ragazze e l’avvio delle attività agricole e artigianali con il coinvolgimento degli abitanti del paese. O Viveiro, un progetto che, in cinque anni, è diventato una speranza di futuro per decine di orfane mozambicane e non solo. Questa è la storia di Lucia ma anche di Rosa, Raimunda, Manuela, Augusta e le altre. Ventuno bambine che da piccolissime hanno perso uno o entrambi i genitori, alle quali non è stato concesso di proseguire gli studi, che sono state costrette a lavori duri nei campi in attesa di essere cedute ad un uomo che le sposasse o le portasse via con sé. Questa è la storia di ventuno orfane che, dopo tanta sofferenza, nel centro O VIVEIRO di Chitima, in Mozambico, hanno ritrovato il sorriso. Poter studiare, poter sperare di realizzarsi, poter credere di costruire una società migliore, dà loro una grande fiducia nell’avvenire. Da quando vivono nel VIVEIRO hanno lasciato alle spalle la fame, la povertà estrema, la lotta quotidiana per la sopravvivenza. Ora hanno dove dormire, hanno da mangiare, possono studiare ed imparare per tornare ad essere padrone del proprio futuro. “Queste bambine – racconta Flaminia Giovanelli, presidente di O VIVEIRO - che non hanno più i loro genitori, o al massimo ne hanno uno solo, che molte volte hanno perduto fratellini o sorelline per malattie altrove curabili con facilità, che fino a qualche mese fa avevano le loro giornate occupate principalmente dal trasporto dell'acqua, che solo da poco hanno cominciato ad assaporare cibi gustosi, a vivere in vere case con bagni funzionanti, ad apprendere quanto viene loro insegnato a scuola ... ebbene, queste bambine nella vita ci credono e ci sperano. Le loro faccette allegre, il loro dinamismo, il loro entusiasmo, il loro impegno davanti ad ogni compito che hanno di fronte sono la vita stessa!” La giornata delle ragazze si divide tra la scuola e la vita nel centro dove vengono ospitate in una casa costruita appositamente per loro, dove hanno a disposizione un’aula studio/laboratorio e degli educatori che vivono con loro e le assistono.

In pochi anni O VIVEIRO è divenuto un punto di riferimento per tutta Chitima offrendo formazione, lavoro e sviluppo economico per una area molto povera del Mozambico. L’obbiettivo è fare di O VIVEIRO un volano di crescita per tutta la comunità. Perciò non solo educazione e inserimento sociale delle ragazze ma anche tutoraggio per realizzare piccole attività artigianali, sul modello cooperativo, che coinvolgano la gente del posto e siano fonte di ricchezza per loro. Ed è questo il punto di forza e l’originalità del progetto O VIVEIRO. Non semplice assistenza dunque ma supporto di idee e strumenti perché la crescita emotiva e culturale delle bambine sia accompagnata da un miglioramento della qualità della vita dell’area su cui insiste il centro. Con la finalità di creare una struttura in grado, in futuro, di muoversi con le proprie gambe laddove il supporto, ora concreto e operativo sul campo, si trasformerà in semplice consulenza sui nuovi progetti da portare a termine.

Per info: www.oviveiro.org

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