L’ecoscetticismo dei repubblicani potrebbe far perdere le elezioni a Romney
GreenReport - Un nuovo sondaggio nazionale Usa ("Climate Change in the American Mind -The Potential Impact of Global Warming on the 2012 Presidential Election") realizzato da Yale project on climate change communication e George Mason university center for climate change communication, rivela che il 7% degli elettori resta indeciso se votare Barack Obama o Mitt Romney e che la maggioranza di loro dice che le posizioni dei due candidati alla presidenza degli Stati Uniti sul global warming saranno o dei più importanti fattori che determineranno a chi andrà il loro voto.
Ma per il candidato repubblicano, che inanella una gaffe dopo l'altra, le notizie non sono buone: il sondaggio ha rilevato che le opinioni degli indecisi sul cambiamento climatico, energia e temi connessi sono molto più simili, per convinzioni, atteggiamenti e referenze politiche, a quelle dei probabili elettori di Obama che dei sostenitori di Romney.
Tra gli indecisi alcuni dicono che il global warming è il problema più importante, circa il 61% dice che sarà una delle problematiche più importanti tra quelle che influenzano la loro decisione di votare Obama o Romney. Gli elettori democratici sono molto più inclini a considerare il riscaldamento globale importante (75%) degli elettori repubblicani (32%).
Gli elettori indecisi (64%) e i probabili elettori di Obama (61%) dicono che il Presidente e il Congresso Usa (72% indecisi, 78% democratici) dovrebbero «Fare di più» per il global warming. Invece, solo il 35% dei probabili elettori di Romney pensano che il Presidente o il Congresso dovrebbero fare di più, il 47% dei repubblicani crede invece che il nuovo presidente Usa debba fare meno per contrastare il cambiamenti climatico e il 44% dice che anche il Congresso dovrebbe finirla di occuparsi del global warming.
I due terzi degli indecisi e i tre quarti dei probabili elettori di Obama hanno anche detto di ritenere che il Presidente e il Congresso Usa devono «Fare di più» sul global warming. Invece solo un terzo dei probabili votanti di Romney ha detto che il nuovo Presidente o il Congresso dovrebbero fare di più.
Inoltre, tra i sostenitori di Romney ci sono il doppio di negazionisti e scettici del cambiamento climatico e della sua origine antropica rispetto agli elettori democratici, mentre ben l'80% degli indecisi crede che il riscaldamento globale sia in atto.
Anthony Leiserowitz, della YaleUniversity, conclude: «Gli elettori indecisi quando voteranno a novembre terranno conto delle posizioni delle azioni pro-clima e della volontà e delle posizioni globali sul global warming dei candidati. Il fatto che gli indecisi guardino al clima in maniera notevolmente simile a quella degli elettori di Obama si potrebbe rivelare importante il giorno delle elezioni».
GreenReport - Un nuovo sondaggio nazionale Usa ("Climate Change in the American Mind -The Potential Impact of Global Warming on the 2012 Presidential Election") realizzato da Yale project on climate change communication e George Mason university center for climate change communication, rivela che il 7% degli elettori resta indeciso se votare Barack Obama o Mitt Romney e che la maggioranza di loro dice che le posizioni dei due candidati alla presidenza degli Stati Uniti sul global warming saranno o dei più importanti fattori che determineranno a chi andrà il loro voto.
Ma per il candidato repubblicano, che inanella una gaffe dopo l'altra, le notizie non sono buone: il sondaggio ha rilevato che le opinioni degli indecisi sul cambiamento climatico, energia e temi connessi sono molto più simili, per convinzioni, atteggiamenti e referenze politiche, a quelle dei probabili elettori di Obama che dei sostenitori di Romney.
Tra gli indecisi alcuni dicono che il global warming è il problema più importante, circa il 61% dice che sarà una delle problematiche più importanti tra quelle che influenzano la loro decisione di votare Obama o Romney. Gli elettori democratici sono molto più inclini a considerare il riscaldamento globale importante (75%) degli elettori repubblicani (32%).
Gli elettori indecisi (64%) e i probabili elettori di Obama (61%) dicono che il Presidente e il Congresso Usa (72% indecisi, 78% democratici) dovrebbero «Fare di più» per il global warming. Invece, solo il 35% dei probabili elettori di Romney pensano che il Presidente o il Congresso dovrebbero fare di più, il 47% dei repubblicani crede invece che il nuovo presidente Usa debba fare meno per contrastare il cambiamenti climatico e il 44% dice che anche il Congresso dovrebbe finirla di occuparsi del global warming.
I due terzi degli indecisi e i tre quarti dei probabili elettori di Obama hanno anche detto di ritenere che il Presidente e il Congresso Usa devono «Fare di più» sul global warming. Invece solo un terzo dei probabili votanti di Romney ha detto che il nuovo Presidente o il Congresso dovrebbero fare di più.
Inoltre, tra i sostenitori di Romney ci sono il doppio di negazionisti e scettici del cambiamento climatico e della sua origine antropica rispetto agli elettori democratici, mentre ben l'80% degli indecisi crede che il riscaldamento globale sia in atto.
Anthony Leiserowitz, della YaleUniversity, conclude: «Gli elettori indecisi quando voteranno a novembre terranno conto delle posizioni delle azioni pro-clima e della volontà e delle posizioni globali sul global warming dei candidati. Il fatto che gli indecisi guardino al clima in maniera notevolmente simile a quella degli elettori di Obama si potrebbe rivelare importante il giorno delle elezioni».
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