Le violenze sono esplose nel sud-est del Paese, dopo la diffusione di una foto “anti-islam” su Facebook. Centinaia di case distrutte. Demolito un tempio antico di 250 anni. È uno dei più rari e violenti attacchi contro la comunità buddista nel Paese
Asianews - Circa 25mila musulmani hanno dato alle fiamme e distrutto 22 templi buddisti e centinaia di case nel sudest del Bangladesh, in uno dei più rari e violenti attacchi contro la comunità buddista del Paese. A scatenare l'aggressione, consumatasi nella notte del 29 settembre, è stata una foto apparsa su Facebook, giudicata "offensiva" contro l'islam. Secondo alcuni rivoltosi, un buddista della zona avrebbe postato l'immagine sul social network. Per il momento, le autorità hanno fermato un giovane, Uttam Kumar Barua, ma non è chiaro se sia davvero responsabile della diffusione della foto. Nei disordini, sono stati demoliti anche due templi indù.
La violenza ha colpito decine di villaggi degli upazila (sotto-distretti) di Ramu, Ukhia, Patia e Teknaf (Chittagong Division). Le perdite più gravi si registrano a Ramu, dove 15 templi buddisti sono stati rasi al suolo e oltre 100 case date alle fiamme. Tutto è iniziato intorno alle 10 di sera (ora locale), quando centinaia di persone hanno invaso l'area di Choumuhani, inscenando una protesta. La folla si è presto ingrossata, raggiungendo il migliaio di persone e rompendo il cordone di sicurezza della polizia. Intorno a mezzanotte, la gente ha iniziato a spargere polvere esplosiva e benzina, e a dare fuoco a templi e abitazioni. Tra i luoghi di culto distrutti, vi era anche il tempio Shima Bihar, antico di 250 anni.
Al momento, per i disordini la polizia ha arrestato 26 persone. Secondo le autorità locali, a fomentare le proteste sarebbero stati musulmani Rohingya, minoranza islamica originaria dello Stato Rakhine del Myanmar. Da mesi questa comunità è vittima di persecuzione di matrice etnica: il Paese, infatti, non riconosce i Rohingya come etnia, ma li considera immigrati clandestini provenienti dal Bangladesh.
Il Bangladesh è un Paese a maggioranza musulmana (90%). Con una popolazione di circa 161milioni di persone, è una delle nazioni più povere al mondo, ma il terzo Stato islamico più grande al mondo. Gli indù sono circa il 9% della popolazione, buddisti e cristiani una minoranza dalla percentuale irrisoria di appena l'1%. Tuttavia, la comunità buddista non ha mai sperimentato una violenza di tale portata.
Asianews - Circa 25mila musulmani hanno dato alle fiamme e distrutto 22 templi buddisti e centinaia di case nel sudest del Bangladesh, in uno dei più rari e violenti attacchi contro la comunità buddista del Paese. A scatenare l'aggressione, consumatasi nella notte del 29 settembre, è stata una foto apparsa su Facebook, giudicata "offensiva" contro l'islam. Secondo alcuni rivoltosi, un buddista della zona avrebbe postato l'immagine sul social network. Per il momento, le autorità hanno fermato un giovane, Uttam Kumar Barua, ma non è chiaro se sia davvero responsabile della diffusione della foto. Nei disordini, sono stati demoliti anche due templi indù.
La violenza ha colpito decine di villaggi degli upazila (sotto-distretti) di Ramu, Ukhia, Patia e Teknaf (Chittagong Division). Le perdite più gravi si registrano a Ramu, dove 15 templi buddisti sono stati rasi al suolo e oltre 100 case date alle fiamme. Tutto è iniziato intorno alle 10 di sera (ora locale), quando centinaia di persone hanno invaso l'area di Choumuhani, inscenando una protesta. La folla si è presto ingrossata, raggiungendo il migliaio di persone e rompendo il cordone di sicurezza della polizia. Intorno a mezzanotte, la gente ha iniziato a spargere polvere esplosiva e benzina, e a dare fuoco a templi e abitazioni. Tra i luoghi di culto distrutti, vi era anche il tempio Shima Bihar, antico di 250 anni.
Al momento, per i disordini la polizia ha arrestato 26 persone. Secondo le autorità locali, a fomentare le proteste sarebbero stati musulmani Rohingya, minoranza islamica originaria dello Stato Rakhine del Myanmar. Da mesi questa comunità è vittima di persecuzione di matrice etnica: il Paese, infatti, non riconosce i Rohingya come etnia, ma li considera immigrati clandestini provenienti dal Bangladesh.
Il Bangladesh è un Paese a maggioranza musulmana (90%). Con una popolazione di circa 161milioni di persone, è una delle nazioni più povere al mondo, ma il terzo Stato islamico più grande al mondo. Gli indù sono circa il 9% della popolazione, buddisti e cristiani una minoranza dalla percentuale irrisoria di appena l'1%. Tuttavia, la comunità buddista non ha mai sperimentato una violenza di tale portata.
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