mercoledì, ottobre 24, 2012
Realacci: «Pdl senza vergogna. In Senato Ddl per riaprire i termini». Presto le demolizioni delle ville abusive del Circeo e dell'ecomostro di Scala dei Turchi.  

GreenReport - Le elezioni si avvicinano e l'attrazione fatale del centro-destra per il condono edilizio, che tante fortune elettorali ha portato al berlusconismo e tante devastazioni paesaggistiche ed ambientali (e politiche e morali) ha portato all'Italia, risboccia nel Parlamento italiano e nel Pdl terremotato. Oggi Ermete Realacci, responsabile Green economy del Pd (Nella foto), denuncia con forza la proposta di un nuovo condono edilizio che il Pdl porterà in aula al Senato: «Senza vergogna. Non ci sono altre parole per commentare il disegno di legge Nitto Palma (l'ex ministro della Giustizia!) per la riapertura dei termini del condono edilizio per gli abusi fino 2003 che il ‘nuovo' Pdl di Angelino Alfano ha fatto calendarizzare in Senato per la prossima settimana. Con l'alibi di scongiurare l'esecuzione delle migliaia di demolizioni di immobili abusivi disposte dalla magistratura in Campania, la norma riaprirebbe i termini dell'ultimo condono, quello di Berlusconi 2003. Un favore all'illegalità e all'ecomafia. Questo sarebbe il new deal del Popolo delle Libertà: dopo lo scempio prodotto dai passati condoni edilizi si torna a mandare al Paese un messaggio devastante di tana libera tutti che alimenterà gli appetiti illegali e regalerà al nostro fragile territorio altre colate di cemento illegale. Vale la pena ricordare che il Rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente stimava in 25.800, tra nuove costruzioni e trasformazioni significative, gli abusi edilizi nel 2011 e che il solo "effetto annuncio" nelle precedenti sanatorie edilizie di Berlusconi generò nel 2003 40 mila nuove case illegali, con un incremento della produzione abusiva superiore al 41% tra 2003 e 2001. Lo stesso accadde nel 1994 grazie al condono Berlusconi-Radice: durante i mesi di discussione delle legge furono costruite 83 mila abitazioni fuorilegge, cifra record per l'ultimo decennio. Ma non è facendo favori all'illegalità che si rilancia il settore dell'edilizia. Per rilanciare le costruzioni nel segno della qualità serve un piano che punti sul recupero del patrimonio esistente, sul risparmio energetico, sulla sicurezza statica degli edifici e sulla bellezza».

La notizia arriva proprio mentre le ruspe si preparano ad entrare in azione, il 30 ottobre, per demolire gli scheletri delle ville abusive a Quarto Caldo, nel Parco nazionale del Circeo e mentre Legambiente e le altre associazioni ambientaliste festeggiano l'intervento della magistratura sulla demolizione dell'abuso a Scala dei Turchi, a Realmonte, una battaglia cominciata nel 1990 ed uno dei casi simbolo del cemento illegale a livello nazionale, tanto che anche "Abbatti l'abuso", la nuova campagna nazionale di Legambiente per rilanciare le demolizioni degli immobili abusivi che devastano il Paese, ha messo gli ecomostri di Realmonte tra i casi più importanti su cui dare battaglia.

Per questo Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, e Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia, hanno detto: «Accogliamo con piacere la notizia che presto la spiaggia di Scala dei Turchi verrà liberata dal suo ecomostro. Lo scheletro di cemento armato che da oltre vent'anni accoglie centinaia di migliaia di visitatori che da tutto il mondo vengono a visitare l'incanto della Scala dei Turchi e si imbattono sbigottiti in questa vergogna. Speriamo che non si perda altro tempo, che il Comune agisca con rapidità e che i turisti d'ora in poi possano apprezzare questo luogo come merita. La necessità dell'abbattimento dell'ecomostro è stata da noi ribadita in tutte le occasioni, fino a legare la decisione di partecipare alla commissione istituita dal comune di Realmonte per chiedere all'Unesco l'inserimento di Scala dei Turchi nella lista dei luoghi patrimonio dell'umanità, all'abbattimento dello scheletro. Per questo apprezziamo l'iniziativa della Procura di Agrigento, anche se non ci accontentiamo: chiediamo infatti che l'ingiunzione al Comune si estenda anche ai manufatti di Lido Rossello, che dal punto di vista giuridico sono nelle stesse condizioni, tanto che una sentenza definitiva ha sancito la loro insanabilità. Solo ripristinando la legalità e i luoghi violati dall'avidità di pochi speculatori senza scrupoli potremo sostenere che questi luoghi meritano a pieno titolo il riconoscimento internazionale dell'Unesco».

«E' il sedicesimo tentativo da gennaio 2010 di riaprire i termini del condono edilizio del 2003. Una vera vergogna, che il parlamento deve impedire». Rincara dunque la dose Vittorio Cogliati Dezza, che continua: «Sono ormai più di due anni che alcuni senatori tentano di salvare dalle ruspe le case abusive costruite nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, e quindi assolutamente insanabili - commenta Cogliati Dezza - Il movente dei senatori campani è sempre lo stesso: intervenire sulla legge nazionale, prorogando i termini del condono del 2003 per aggirare la legge regionale campana del 2004 che rende insanabili gli immobili abusivi in aree vincolate e impedire le demolizioni disposte dalla magistratura. Ci aspettiamo ora che il governo si assuma la responsabilità di esprimere con forza la sua contrarietà a questo ennesimo tentativo, anche per coerenza con il disegno di legge Catania sul consumo di suolo».

Secondo il rapporto Ecomafia 2012 sono almeno 258.000 gli immobili abusivi sorti tra il 2003 e il 2011, per un fatturato complessivo stimato in 18,3 miliardi di euro. Il rapporto di Legambiente riporta inoltre 6.662 infrazioni nel ciclo del cemento nel 2011, cioè 18 reati accertati al giorno, e 1964 sequestri effettuati tra immobili e pertinenze. Nelle Regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia si registra il 45,7% delle infrazioni complessive.

«Il territorio campano - aggiunge il presidente di Legambiente - è notoriamente ad alto rischio idrogeologico e paga quasi ogni anno un triste tributo, anche in termini di vite umane, alla pesante e irresponsabile cementificazione. E' ora di mettere la parola fine a questa storia».


Sono presenti 20 commenti

Anonimo ha detto...

certo che l'italia è un bel paese dove le parole sono prive di significato..esiste il giornalismo di opinione e non di cronaca o inchiesta e questo solo per avere quanto più consenso.
Non ho mai letto niente a riguardo la differenza tra "zone rosse" a rischio idrogeologico e vincoli paesaggistici.
Non ho mai letto niente riguardo a come e a quando sono stati fatti i vincoli...secondo una lottizzazione politica che permette insediamenti industriali o speculativi mentre a distanza di pochi metri c'è il piccolo abusivo che paga anche per i grandi.
Quali sono i criteri secondo i quali un'opera deturpa o meno il paesaggio? qualcuno lo sa? O dipende da come è sceso dal letto il funzionario di turno?
In italia, a leggere i giornali o vedere la tv, ad ogni livello amministrativo vi sono fenomeni di corruzione ma non si parla mai dell'ente preposto alla salvaguardia del territorio anche se basterebbe andare in un piccolo studio tecnico di provincia per sapere "certe manovre" e fare uno scoop giornalistico.
Sarebbe facile legiferare ed agire secondo buonsenso ma poi come sopravvivere senza avere un problema per poter intercettare consenso e quindi avere "potere"?

Anonimo ha detto...

forza alfani

Anonimo ha detto...

fate il condono edilizio che sto morendo

Anonimo ha detto...

MONTI FATE L'ULTIMO CONDONO EDILIZIO FINO GLI ABBUSI FATTI FINO AD OGGI E VEDETE QUANTI SOLDI INCASSERA' LO STATO + ABBATTERA' LA CRISI
E SI RISVEGLIERA' L'ITALIA

Anonimo ha detto...

SENS EDILIZIA L'ECONOMIA E' FERMA

Anonimo ha detto...

Ma nessuno parla mai di quei proprietari che non hanno commesso abusi ma che si ritrovano ad essere abusivi? Trattati come i mafiosi di cui sopra? Nessuno dei politici affronta il fatto che la legge sugli abusi edilizi non è per nulla democratica per il semplice motivo che uno non può essere ritenuto colpevole di un reato edilizio che non ha commesso ma diventa tale solo perché ne è il proprietario. Nessuno parla del fatto che ci sono omicidi che passano in prescrizione mentre tu che non hai commesso il reato di abuso edilizio anche di soli 5 metri quadri fatti nel 1954 da tuo nonno, pace all anima sua, sei come il mafioso che fatto l eco mostro. Questo paese non è più uno stato di diritto

Anonimo ha detto...

Tra commettere un reato e avere 4 mura dove fare crescere la propria famiglia, preferisco commettere un reato, visto che non tutti possono permettersi un mutuo da 200 o 300 mila euro

Anonimo ha detto...

in italia pagano sempre i soliti...si decida una volta per sempre se bisogna fare il condono (no per le grandi opere speculative) o procedere con gli abbattimenti... ma in quest'ultimo caso, per giustizia, bisogna fare una revisione di tutte le concesioni edilizie rilasciate in zone rosse, vincolate o condonate perchè non è che si abbatte la casa del povero cristo mentre poi si è permesso di costruire piscine o insediamenti industriali in zone vincolate solo perchè sono stati oliati dei meccanismi.

Anonimo ha detto...

Condono edilizio per gli abusi edilizi di necessità
la casa è un diritto!!!!!!!!!! che bestie questi della sinistra sono capaci di mettere solo tasse!!
invece di abbattere quelli degli Italiani perchè non abbattono quelli dei rumeni che vengono in italia fanno queste capanne per viverci sui suoli pubblici!! e non pagano le tasse..

Anonimo ha detto...

AIUTERA' SICURAMENTE L'ECONOMIA ITALIANA. LAVORERANNO OPERAI(FAMIGLI); VENDITORI (GROSSISTI EDILI, AGENZIE IMMOBIL. DETTAGLIANTI (ARREDAMENTI ETC...) E NON ULTIMO ANCHE LE BANCHE; SOPRATTUTTO SI POTRA' TRANQUILLIZZARE MIGLIAIA DI FAMIGLIE SUL LORO FUTURO E QUELLO DEI LORO FIGLI. NESSUNO HA RUBATO NE TANTOMENO LE FAMIGLIE CHE HANNO CONTRATTO DEBITI ESOSI. scusate s'è poco. PRENDETELO SUL SERIO.-

Anonimo ha detto...

Son fiducioso stavolta ce la facciamo, alla faccia degli ambientalisti, che predicano bene , e razzolano male, perche non si fa mai un abbattimento a Capri,ma si vanno a toccare sempre le case dei poveri cristi, stavolta la lega nord e con noi ,non perche gliene importi piu di tanto,ma ha pensato che coi soldi che arriverebbero dal condono andrebbero per la ricostruzione dell Emilia

Anonimo ha detto...

Nel nostro paese è più facile farla franca per un omicidio ( vedi rito abbreviato, sospensione pena e/o arresti domiciliari ) che per pochi metri quadrati realizzati magari neaanche da te.
Ma chi parla di vergogna sul condono edilizio è capace di fare delle ovvie differenze fra eco mostri e piccoli abusi.
Da notare che più è consistente l'abuso edilizio meno sono le probalitità che QUALCUNO ne chieda l'abbattimento; il tutto alla faccia dei poveri cristi.

Anonimo ha detto...

La casa si fa' col sudore non ce la regala nessuno
dovrebbe vergognarsi chi non vuole il condono...non siamo mafiosi ma forse era meglio esserlo magari col scambio dei voti avrei la casa gratis in regalo senza saperlo.
Fanno costruire alberghi villaggi o grandi complessi avvallando deroghe e poi si accaniscono sui poveri cristi...
Dio non voglia che abbiate bisogno di un tetto dove vivere...almeno l'avreste capito... ma voi cosa capite voi politici pensate solo a voi LADRI...

Anonimo ha detto...

la casa e un diritto di tutto fate subito un condono che ne ho bisogno perche non si puo vivere 3 famiglie in un solo appartamento noi siamo povera gente che non ci possiamo permettere un mutuo e visto che avevamo un terreno in zona rurale abbiamo costruito una piccola casa Sapete ...per zio quanto costa un suolo in paese non possiamo permettercelo ...per zio ci siamo stufati vivere come zingari solo che noi non possiamo neanche permetterci la roulotte LA casa none'un diritto solo di chi ruba ma anche di noi OPERAI CHE GUADAGNAMO UN UMILE MENSILE DUNQUE GRIDO UN CONDONO EDILIZIO EVVIVA IL ..PDL...

Anonimo ha detto...

La riapertura dei termini del condono edilizio risolvera' questi problemi: 1)imprese edili che continuano a chiudere i battenti; 2)magazzini edili sempre piu' deserti; 3)Crisi economica sempre piu' grave; 4)completamento di strutture sequestrate, che non verranno mai abbattute, e che oggi mostrano degli scempi antiestetici; 5)fabbricati non accatastati in attesa di giudizio che non pagano alcuna tassa e tributo; 6) regolarizzazione di fabbricati fotorilevati da catasto dove da una parte di obbliga di accatastarli e dall'altra rimangono, dal punto di vista urbanistico, abusivi. E C'E' MOLTRO ALTRO ANCORA MA SONO STUFO !!!!!

Anonimo ha detto...

chiunque non voglia il condono,vuol dire che abita in una zona dove ce ne bisogno per forza.visto che in campania mancano piani regolatori in alcuni comuni da oltre 50 anni,ci vengano a spiegare loro come avremmo dovuto fare ad avere le licenze edilizie.oppure pensano che lo abbiamo fatto per risparmiare sui terreni o sulle concessioni.si vengano ad informare davvero come sono andate davvero le cose e sopratutto di chi sono le colpe.

Anonimo ha detto...

Ce tanta ipocrisia in giro ,io voglio sapere perche chi risiede in altri parti dItalia ha potuto usufruire del condono del 2003 mentre noi cittadini della Campania, non ne abbiamo potuto usufruirne, perche Bassolino lo fece bloccare, forse fu consigliato dall allora onorevole Pecoraro Scanio, anche la corte costituzionale ha sancito che cio e anticostituzionale, e allora non ci stanno ne se e ne ma, stu condono ce lhanno da.Detto questo pero debbo fare un doveroso distinguo,una cosa sono le case di necessita ed un altra cosa sono chi si e voluto costrire una 2 o terza casa in zone non edificabili tipo ad esempio alle falde del Vesuvio, non so se queste ricadranno nel condono

Anonimo ha detto...

Bravo a chi ha proposto di aprire i termini del condono 2003 in Campania non siamo di seria B .Realacci quando si costruiva tu dove eri ,Renzi mi meraviglio di te , fatemi il piacere andate a casa e vivete con 516,00 euro al mese siete solo dei..........

supersasa ha detto...

Per tutti quelli che aspettano il condono in particolare per la Campania, se conoscete delle novita in merito ,scriviamole, qui in modo che noi tutti ne veniamo a coscenza,io in particolar modo sto cercando il numero del comitato stop alle ruspe per potermi iscrivere piu ne siamo meglio e,magari se qualcuno potrebbe distribuire qualche volantino per i negozi, zona Torre del greco, , siamo molte famiglie che aspettano questo condono,facciamoci sentire sia qui in campania ma se ce bisogno anche andando a Roma, ripeto il mese prossimo sara importantissimo,anzi la settimana prossima il giorno non lo so ancora, il decreto sara presentato al Senato eb importante esserci e far sentire la ns voce, e non importa se si e di destra o di sinistra, io mi alleo anche col diavolo se mi danno il condono,dobbiamo essere tutti uniti, STO CONDONO CE LHANNA DA e vediamo se possiamo passare dopo tante apprensioni per le ns case un Natale un po piu sereno

Anonimo ha detto...

La sinistra più udc, lega e idv hanno fatto in modo oggi di togliere dal calendario di domani la discussione sul condono. Ormai non si discute neanche più in questo paese. Questa e' la democrazia dei progressisti e di tutti quelli che pur di andare contro la destra se ne infischiano dei problemi della gente. Metteranno tutti in mezzo alla strada e risolveranno il problema aumentando le tasse per dare una casa alla gente che loro stessi hanno messo in mezzo alla strada, invece di fare una legge che risolva i problemi edilizi e raccogliere dei soldi.

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