martedì, ottobre 09, 2012
Si va verso lo spegnimento degli altiforni dell’Iva di Taranto. L’altoforno numero 1 chiuderà entro la fine di novembre. Lo ha annunciato il direttore dello stabilimento Ilva di Taranto, Adolfo Buffo. Il servizio di Giampiero Guadagni: ascolta

Radio Vaticana - Tutte le attività prescritte sono state già avviate e comunicate ai custodi giudiziari. Lo ha detto stasera in conferenza stampa il direttore dell'Ilva di Taranto, Adolfo Buffo, che ha risposto così all’ultimatum della procura di Taranto che impone entro l'11 ottobre l'avvio delle fasi di spegnimento degli impianti. Dunque, fa sapere il direttore dello stabilimento di Taranto, è allo studio lo spegnimento dell'altoforno numero 5, quello più grande e che ha una produzione giornaliera di 12 mila tonnellate di acciaio. Entro la fine di novembre sarà spento l'altoforno 1: l'incarico ad una ditta che avrà anche il compito di ricostruirlo. Preoccupazione tra i lavoratori. Mercoledì sciopero di 24 ore nel sito di Genova. Il sindacato chiede l'intervento del Governo per mantenere la produzione integra e nel frattempo proseguire la bonifica. Ieri il ministro dell'Ambiente Clini aveva detto che lo spegnimento dell'Ilva in cinque giorni è impossibile perché si tratta di un impianto molto complesso. Oggi Clini annuncia per la prossima settimana l'Autorizzazione Integrata Ambientale, lo strumento che la legge stabilisce per consentire l'esercizio delle attività industriali. Intanto, assicura il ministro, già da quest'anno saranno applicate regole che in Europa entreranno in vigore dal 2016.

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