La tregua, non ancora ufficiale, è stata ottenuta con la mediazione dell'Egitto. Netanyahu minaccia nuove rappresaglie se continua il lancio dei missili dalla Striscia. Hamas domanda a tutti i leader arabi di visitare Gaza, come ha fatto l'emiro del Qatar.
Gerusalemme (AsiaNews) - Israele ed Hamas sembrano aver raggiunto un cessate-il-fuoco dopo giorni di violenza in cui sono stati feriti diversi israeliani e uccisi almeno 6 militanti palestinesi. La tregua è stata negoziata con l'aiuto dell'Egitto, ma non è ancora ufficiale. Da Gaza, a cominciare dal 22 ottobre, una pioggia di razzi ha colpito cinque persone, fra cui anche due thailandesi che lavorano in Israele. Raid aerei israeliani hanno ucciso sei militanti islamici. Le scuole sono state chiuse ai due lati della frontiera. Ma già ieri militanti di Hamas hanno dichiarato che non volevano violenze in prossimità della festa di Eid, una festa musulmana che comincia da domani. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato che se i lanci di razzi continuano, Israele risponderà "in modo ancora più largo". "Noi - ha aggiunto - non abbiamo scelto di iniziare questa escalation, ma se continua siamo preparati a risposte più ampie e ad azioni più decise".
Dall'inizio dell'anno, dalla Striscia, sono stati lanciati oltre 600 razzi e mortai sulle cittadine del sud israeliano. In una dichiarazione, il governo di Hamas ha condannato "l'aggressione sionista contro la Striscia di Gaza", minacciando conseguenze. Esso ha chiesto a tutti i leader arabi di visitare la Striscia per mostrare solidarietà con i palestinesi, esprimendo soddisfazione per a storica visita dell'emiro del Qatar", avvenuta il 23 ottobre scorso. Netanyahu ha promesso di accrescere la protezione delle comunità israeliane vicino al confine con Gaza.
Gerusalemme (AsiaNews) - Israele ed Hamas sembrano aver raggiunto un cessate-il-fuoco dopo giorni di violenza in cui sono stati feriti diversi israeliani e uccisi almeno 6 militanti palestinesi. La tregua è stata negoziata con l'aiuto dell'Egitto, ma non è ancora ufficiale. Da Gaza, a cominciare dal 22 ottobre, una pioggia di razzi ha colpito cinque persone, fra cui anche due thailandesi che lavorano in Israele. Raid aerei israeliani hanno ucciso sei militanti islamici. Le scuole sono state chiuse ai due lati della frontiera. Ma già ieri militanti di Hamas hanno dichiarato che non volevano violenze in prossimità della festa di Eid, una festa musulmana che comincia da domani. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato che se i lanci di razzi continuano, Israele risponderà "in modo ancora più largo". "Noi - ha aggiunto - non abbiamo scelto di iniziare questa escalation, ma se continua siamo preparati a risposte più ampie e ad azioni più decise".
Dall'inizio dell'anno, dalla Striscia, sono stati lanciati oltre 600 razzi e mortai sulle cittadine del sud israeliano. In una dichiarazione, il governo di Hamas ha condannato "l'aggressione sionista contro la Striscia di Gaza", minacciando conseguenze. Esso ha chiesto a tutti i leader arabi di visitare la Striscia per mostrare solidarietà con i palestinesi, esprimendo soddisfazione per a storica visita dell'emiro del Qatar", avvenuta il 23 ottobre scorso. Netanyahu ha promesso di accrescere la protezione delle comunità israeliane vicino al confine con Gaza.
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