domenica, ottobre 21, 2012
Una nota della curia ambrosiana dopo gli scandali delle ultime settimane condanna la politica che ha smarrito la sua vocazione e chiede ai cristiani di lavorare per un bene comune davvero di tutti.

Città Nuova - «Gli scandali delle ultime settimane possono essere interpretati come l'ennesimo segnale di una politica che ha smarrito la sua vocazione originaria». La presa di posizione, tanto invocata dai fedeli della Diocesi ambrosiana finalmente è arrivata. A firmarla è monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l'azione sociale. «Corruzione dilagante e infiltrazioni mafiose campanello di allarme di una grave crisi del sistema». «Senza volere anticipare giudizi e rispettando il giusto lavoro di indagine e di appuramento della verità che compete alla magistratura, gli scandali delle ultime settimane possono infatti essere interpretati come l'ennesimo segnale di una politica che ha smarrito la sua vocazione originaria: essere lo strumento che permette, attraverso il buon governo, la custodia e la difesa del bene comune, e soprattutto la tutela dei diritti dei più deboli». ha scritto Bressan.

«Il fenomeno di una corruzione sempre più dilagante - rileva la diocesi di Milano - come pure le tracce di infiltrazioni di una criminalità organizzata sempre più diffusa in tutta la nazione vanno letti non soltanto come segni dell'indebolimento del codice di moralità di singoli attori della politica (segnale di un degrado morale da condannare e combattere), ma più profondamente come il campanello di allarme che annuncia il grave stato di crisi del sistema politico nel suo insieme (segnale di un degrado ancora più grave e sistemico)».

«Da un lato la scelta, per alcuni versi obbligata - si legge ancora- di aver fatto della politica soprattutto una professione, visto l'alto tasso di competenza richiesto; e dall'altro l'aver fatto coincidere sempre più la sfera della politica con l'azione dei partiti, hanno nei fatti innescato una spirale di delega di tutto ciò che è costruzione del legame sociale e cura del bene comune ad un settore autonomo, che si è via via costruito come un mondo a parte, autoreferenziale e sempre meno soggetto a regole e controlli».

«La nostra vita sociale quotidiana - aggiunge - si è così vista privata di un bene essenziale: la capacità e la volontà da parte di ognuno di interessarsi del bene di tutti, collaborando in modo diffuso e gratuito alla costruzione di un'azione politica che fosse il frutto della società nel suo insieme». «Ad un simile impoverimento di azione - afferma ancora la diocesi milanese - è corrisposto un impoverimento di valori: del singolo individuo, sempre meno capace di riconoscere le sue responsabilità personali nella costruzione del tessuto sociale, e tentato di operare una lettura del legame sociale in termini di pura utilità e mero profitto; della classe politica, che ha via via interpretato il suo ruolo in termini corporativi, impegnata nella difesa dei diritti di alcuni gruppi sociali, e non più interessata a custodire, a sostenere e a trasmettere i valori che stanno alla base della nostra identità culturale e nazionale». «In una parola - si afferma - si è persa la capacità di riconoscere il bene comune e i valori essenziali della persona umana come il fondamento e il collante del nostro vivere insieme; bene e valori da tutelare e sostenere con azioni politiche adeguate».

E per concludere, la chiesa Milanese esprime pieno al provvedimento del governo contro la corruzione: «L'approvazione da parte del Senato del disegno di legge anticorruzione - si spiega - avvenuta qualche giorno fa, è un avvenimento che merita di essere evidenziato, inserito come è in un contesto politico che ormai da mesi trasmette segnali di malessere e fatica ad assumere comportamenti adeguati alla crisi (non soltanto economica, ma espressione di un più ampio travaglio culturale) con cui si sta misurando la popolazione, italiana ma non solo. Si tratta di un segnale positivo, della manifestazione di una volontà di rinnovamento che merita di essere incoraggiata».

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