giovedì, ottobre 18, 2012
I ripartenti. È il titolo del Rapporto su povertà ed esclusione sociale che Caritas Italiana ha reso disponibile on-line oggi, 17 ottobre, giornata mondiale di lotta alla povertà.  

VolontariatOggi - Una finestra su povertà croniche e inedite, ma anche su possibili percorsi di risalita. “La rilevazione – spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – attraverso un campione di 191 Centri di ascolto in 28 Diocesi, fotografa i profili delle persone che nel 2011 si sono rivolte alla Caritas, aiutandoci a capire come la crisi stia fortemente incidendo sulle vecchie povertà, facendone nel contempo emergere di nuove. E i dati del primo semestre 2012, riferiti agli stessi Centri, indicano purtroppo un ulteriore aggravamento della situazione. Si tratta di storie e volti incontrati ogni giorno nelle 220 Diocesi italiane. Ma accanto a questo -prosegue don Soddu- c’è anche qualche segnale di speranza, rappresentato dalle esperienze avviate in tutte le diocesi per cercare di rispondere ai crescenti bisogni e al moltiplicarsi delle richieste”.

Emergono dunque in modo chiaro alcune tendenze: aumentano soprattutto gli italiani, cresce la multi problematicità delle persone, con storie di vita complesse, di non facile risoluzione, che coinvolgono tutta la famiglia; la fragilità occupazionale è sempre più evidente e diffusa; aumentano gli anziani e le persone in età matura; si impoveriscono ulteriormente le famiglie immigrate. In base agli ultimi dati relativi ai primi 6 mesi del 2012 si confermano alcune linee di tendenza: aumentano ancora gli italiani (+ 15,2%); stabili i disoccupati (59,5%); aumentano i problemi di povertà economica (+10,1%); diminuisce del 10,7% la presenza di persone senza dimora o con gravi problemi abitativi; aumentano gli interventi di erogazione di beni materiali (+44,5%). Nonostante le tendenze di peggioramento, si registrano tuttavia segni di speranza: una grande vitalità delle comunità locali, che hanno avviato esperienze di ogni tipo per contrastare le tendenze della marginalità sociale. Gli operatori Caritas riscontrano un nuovo desiderio di ripartire, espresso da molte persone in difficoltà: affiora la volontà di rimettersi in gioco, l’aspirazione a migliorare la propria situazione. Aumentano le persone che richiedono ascolto personalizzato e inserimento lavorativo (+34,5 e +17%); aumentano del 122,5% le attività Caritas di orientamento (professionale, a servizi, a opportunità formative, ecc.); aumenta del 174,8% il coinvolgimento di altri enti e organizzazioni.

Rapporto integrale, sintesi e altro materiale di approfondimento sul sito della Caritas Italiana.

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