Si terranno il 5 e 6 ottobre prossimo a Foligno e Spellola due giorni dedicata alla luminosa figura di Carlo Carretto, uno dei grandi protagonisti della vita della Chiesa e della società del Novecento
L’appuntamento è promosso dall’Azione cattolica italiana, dalla diocesi di Foligno, dai Piccoli Fratelli di Jesus Caritas e dai Piccoli Fratelli del Vangelo, dall’Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia “Paolo VI” (Isacem) e dalle amministrazioni territoriali. Luoghi dei lavori le città di Foligno e Spello, e la “Casa San Girolamo”, il complesso residenziale presso il quale si trova la tomba di Carlo Carretto e che l’Azione cattolica propone a chi intenda fare un’esperienza intensa e fraterna di contemplazione, discernimento e vita spirituale sulle orme di “Fratel Carlo”.
Il tema scelto per la due giorni vuole richiamare lo stretto legame tra Carretto, il Vaticano II e la Parola, alla vigilia del cinquantesimo anniversario dell’apertura dell’assise conciliare e all’inizio dell’anno della fede proclamato da Benedetto XVI. Ripercorrendo la parabola religiosa e civile di un uomo che ha vissuto intensamente la sua vicenda terrena: dai vivaci anni della formazione alla partecipe attenzione alle problematiche educative, dall’intenso impegno nell’Azione cattolica italiana all’appassionante esperienza nel deserto algerino, dalla fondazione della fraternità dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld a Spello fino all’effervescente coinvolgimento nel rinnovamento post-conciliare della Chiesa. Il programma dei lavori prevede, tra l’altro: un incontro pubblico con gli studenti e don Antonio Sciortino, direttore di “Famiglia Cristiana”; la tavola rotonda con il presidente nazionale dell’Azione cattolica, Franco Miano, il sindaco di Spello, Sandro Vitali, e il direttore Sciortino; e un momento di confronto dedicato al grande tema della pace con testimonianze e proposte dalle nostre città e dal mondo, a cui prenderanno parte il sindacalista Luciano Recchioni, lo storico Paolo Trionfini, il gesuita padre Paolo Dall’Oglio e il coordinatore della “Tavola della pace” Flavio Lotti.
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