domenica, ottobre 28, 2012
La violenza è tornata a insanguinare il nord della Nigeria: un attentato ha colpito la chiesa cattolica di santa Rita nella città di Kaduna, provocando almeno 8 morti e 145 feriti.

Radio Vaticana - Altre due persone hanno perso la vita in disordini successivi all’attacco."Un attacco barbaro" condanna il presidente Jonathan che promette una lotta più dura al terrorismo. I sospetti si concentrano sulla setta Boko Haram. Il servizio di Davide Maggiore: ascolta
Secondo uno dei sopravvissuti all’attacco, sarebbero stati due uomini – a bordo di autobomba – a farsi esplodere su diversi lati della chiesa. Le autorità nigeriane e altri testimoni hanno finora confermato la presenza di un solo attentatore. Organi di stampa locali hanno anche riportato un più drammatico conteggio delle vittime: 15 persone sarebbero rimaste uccise secondo questa ricostruzione. Insieme con i soccorsi, anche soldati e agenti di polizia sono arrivati sul posto dopo l’esplosione, mentre l’attacco ha provocato la reazione rabbiosa di parte della popolazione. Nelle strade della città, sono avvenuti scontri in cui si contano già due morti. Già nello scorso giugno, si erano verificate violenze nella regione di Kaduna: diverse decine di persone erano morte nei disordini seguiti ad un attacco dei fondamentalisti di Boko Haram. La setta islamista è responsabile di attentati in tutto il nord della Nigeria, che hanno colpito cristiani e musulmani moderati. L’emergenza sicurezza nelle regioni centrali e settentrionali del Paese ha provocato più di 2800 morti dal 2009.

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