Cooperazione sino-francese per salvare il più importante habitat per l’avifauna asiatica
GreenReport - Oggi l'agenzia ufficiale cinese Xinhua pubblica delle impressionanti foto del lago Poyang scattate nella zone dell'isola di Yinshan, nel distretto di Duchang, nella provincia orientale del Jiangxi, che mostrano la drammatica ritirata dell'acqua dolce tra il 28 luglio ed il 25 ottobre. La superficie del Poyang, il più grande lago di acqua dolce della Cina, si è ridotta a soli 1.060 km2, dopo che quest'anno aveva addirittura toccato un'estensione record di 3.990 km2. La pittoresca e famosissima isoletta di Yinshan è ormai una collinetta che guarda su fondali riarsi. Il 23 ottobre, durante un seminario sino-francese di due giorni sullo sviluppo del lago Poyang, è stato annunciato che «sarà istituito un laboratorio scientifico per proteggere l'ambiente biologico del più grande lago di acqua dolce della Cina».
Secondo Dao Nianhua, direttore aggiunto del Centro di ricerca sul Lago Poyang dell'Accademia di scienze sociali di Jiangxi, il laboratorio franco-cinese «sarà destinato alla ricerca idrogeologica, biologica ed ecologica. I Paesi sviluppati tentano attualmente di rimediare all'inquinamento dell'ambiente. Noi possiamo trarre delle lezioni e condividere le nostre esperienze nel corso della nostra cooperazione con la Francia».
La crisi ecologica ed ambientale del Poyang è molto preoccupante: il lago è noto per le sue zone umide e come importantissimo habitat per l'avifauna: è la principale la principale destinazione invernale per gli uccelli migratori asiatici. Circa il 95% delle gru siberiane, il 50% delle gru collo bianco e il 60% delle oche cignoidi del mondo svernano in questo lago cinese.
Il disastro ecologico ha allarmato anche il governo nazionale e quello locale, tanto che il 17 ottobre la provincia dello Jiangxi ha annunciato che «più di 1,3 milioni di ettari di zone umide saranno trasformate quest'anno in habitat al fine di proteggere la biodiversità del Lago Poyang».
Sono stati stanziati 15 milioni di yuan (2,4 milioni di dollari) per un progetto che prevede il ritorno della vegetazione nelle zone umide, il dragaggio di acquiferi, l'installazione di boe e segnali di delimitazione, la realizzazione di piste per il pattugliamento e l'installazione della sorveglianza meteorologica nel distretto di Duchang.
Altri 50 milioni di yuan sono già stati investiti nella protezione delle zone umide del Poyang «permettendo la valutazione della radioattività ed il miglioramento della qualità dell'acqua», spiega un funzionario provinciale a Xinhua. E, a proposito di radioattività e nucleare, la Cina sembra intenzionata a bloccare la costruzione della nuova centrale di Pengze che doveva sorgere proprio nello Jiangxi.
GreenReport - Oggi l'agenzia ufficiale cinese Xinhua pubblica delle impressionanti foto del lago Poyang scattate nella zone dell'isola di Yinshan, nel distretto di Duchang, nella provincia orientale del Jiangxi, che mostrano la drammatica ritirata dell'acqua dolce tra il 28 luglio ed il 25 ottobre. La superficie del Poyang, il più grande lago di acqua dolce della Cina, si è ridotta a soli 1.060 km2, dopo che quest'anno aveva addirittura toccato un'estensione record di 3.990 km2. La pittoresca e famosissima isoletta di Yinshan è ormai una collinetta che guarda su fondali riarsi. Il 23 ottobre, durante un seminario sino-francese di due giorni sullo sviluppo del lago Poyang, è stato annunciato che «sarà istituito un laboratorio scientifico per proteggere l'ambiente biologico del più grande lago di acqua dolce della Cina».
Secondo Dao Nianhua, direttore aggiunto del Centro di ricerca sul Lago Poyang dell'Accademia di scienze sociali di Jiangxi, il laboratorio franco-cinese «sarà destinato alla ricerca idrogeologica, biologica ed ecologica. I Paesi sviluppati tentano attualmente di rimediare all'inquinamento dell'ambiente. Noi possiamo trarre delle lezioni e condividere le nostre esperienze nel corso della nostra cooperazione con la Francia».
La crisi ecologica ed ambientale del Poyang è molto preoccupante: il lago è noto per le sue zone umide e come importantissimo habitat per l'avifauna: è la principale la principale destinazione invernale per gli uccelli migratori asiatici. Circa il 95% delle gru siberiane, il 50% delle gru collo bianco e il 60% delle oche cignoidi del mondo svernano in questo lago cinese.
Il disastro ecologico ha allarmato anche il governo nazionale e quello locale, tanto che il 17 ottobre la provincia dello Jiangxi ha annunciato che «più di 1,3 milioni di ettari di zone umide saranno trasformate quest'anno in habitat al fine di proteggere la biodiversità del Lago Poyang».
Sono stati stanziati 15 milioni di yuan (2,4 milioni di dollari) per un progetto che prevede il ritorno della vegetazione nelle zone umide, il dragaggio di acquiferi, l'installazione di boe e segnali di delimitazione, la realizzazione di piste per il pattugliamento e l'installazione della sorveglianza meteorologica nel distretto di Duchang.
Altri 50 milioni di yuan sono già stati investiti nella protezione delle zone umide del Poyang «permettendo la valutazione della radioattività ed il miglioramento della qualità dell'acqua», spiega un funzionario provinciale a Xinhua. E, a proposito di radioattività e nucleare, la Cina sembra intenzionata a bloccare la costruzione della nuova centrale di Pengze che doveva sorgere proprio nello Jiangxi.
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