lunedì, ottobre 22, 2012
Carina Melchior, una ragazza danese di venti anni in coma dopo un incidente stradale, si risveglia mentre stanno per iniziare le procedure di espianto

di Silvio Foini

Questa la notizia riportata dal Daily Mail, noto quotidiano inglese, che obbliga a riflettere sul fatto che non sempre i sanitari sono in grado di diagnosticare con esattezza assoluta la morte certa di una persona. Sono sempre in aumento i casi di errori, purtroppo irreparabili, che si compiono. Il cervello umano, checché se ne scriva e se ne dica, rimane per certi versi sconosciutoe non tutto del suo funzionamento e delle sue possibilità di ripresa ci sono note. La giovane danese, vittima di un incidente stradale, era entrata in coma e dopo alcuni giorni i medici avevano evidenziato un progressivo rallentamento delle attività cerebrali tanto da far pensare ad uno stato di irreversibilità. La famiglia era stata preparata ormai al peggio dai sanitari, forse prede di un eccesso di zelo e spinti alla rapida ricerca di organi da trapiantare. La legge sull’espianto è chiarissima e prevede che la dichiarazione di morte cerebrale si fondi sulla completa assenza di attività elettrica nel cervello, che non vi siano reazioni agli stimoli dolorosi, che permanga lo stato di incoscienza totale e manchi la funzione respiratoria spontanea. Stabiliti questi parametri di osservazione devono trascorrere almeno sei ore prima della procedura di espianto. Tutto era ormai pronto quando, incredibilmente Carina ha aperto gli occhi e sorriso. Era uscita dal coma ad un passo solamente dalla morte. Il dolore della famiglia si è tramutato in gioia ma immediatamente dopo è divenuto rabbia nei confronti dei medici, pronti all’espianto.

Giustamente la parola ora passa al tribunale. I familiari accusano i medici troppo frettolosi. Come dare loro torto? Comunque la vita e la morte sono sempre nelle mani del Creatore: Carina evidentemente non doveva morire.

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Sono presenti 9 commenti

Anonimo ha detto...

..questa notizia è da brivido ! potrebbe capitare pure a noi ovviamente! E'importante che la professionalità medica pagata col denaro pubblico sia verificata sul campo e non sulle raccomandazioni dei soliti politici papponi!

Anonimo ha detto...

...da brivido...degna di nota dei migliori film horror!!!

Anonimo ha detto...

dopo una notizia così,diventerei donatore?

Anonimo ha detto...

L'uomo agisce per il proprio personale interesse, gli altri possono essere utili a tale scopo. Chi può "fare" affinchè questo non accada?

Unknown ha detto...

Ma... che c'entrano i "soliti politici papponi" in questo caso me lo spieghi? E' un evento raro ma probabile. Detto in termini che possono sembrare approssimativi ma che in realtà rispecchiano quello che succede, a volte la Scienza razionale non può semplicemente prevedere la Natura !

Anonimo ha detto...

C'è da aver paura più del medico che dell'incidente. Col secondo magari ti salvi col primo non sai se salvi la pelle.

Anonimo ha detto...

Ultimamente lungo le corsie degli ospedali si aggirano medici tutti uguali. Alti non meno di un metro e novanta, belli come Garko, abbronzati e tempie con una spruzzatina di grigio dalla truccatrice e camici svolazzanti. Stuoli di infermiere adoranti e sorrisi rassicuranti. Sembrano il dr Khildare. Li scelgono tutti uguali. Uno stereotipo. Perché? Perché se anche combinano i soliti guai pazienza. Sono tanto belli! Giuly 75

angela ha detto...

Giuly 75, il tuo commento mi rassicura.... "giro" per ospedali da due anni ormai, quotidianamente e in vari reparti (come parente di una paziente) e ne avessi visto uno degno del dr Kildare! sono tranquilla allora, saranno bravi!

Anonimo ha detto...

-Quando si dice che "non muova foglia se Dio non voglia!"
Non era la sua ora. Meno male.

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