L’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) esprime la sua profonda costernazione per la scoperta di graffiti blasfemi in ebraico sulla porta d’ingresso del convento francescano del Monte Sion a Gerusalemme, nei pressi del Cenacolo.
Radio Vaticana - Secondo quanto riferito dalla Custodia di Terra Santa, che sul proprio sito riporta la notizia titolandola con un significativo “Ancora”, il gesto ricorda quello analogo di un mese fa circa, contro l’abbazia di Latroun. “Gesù viene insultato - affermano dalla Custodia - e la firma è quella del ‘prezzo da pagare’, che rivela un tipico modo di agire di estremisti israeliani”. Dal canto suo l’Assemblea esprime costernazione unita al sostegno “nella preghiera e nella fraternità” ai francescani e a tutta la comunità cristiana in Terra Santa . In una nota l’Aocts ribadisce la sua “preoccupazione per l’educazione fornita ai giovani in alcune scuole dove si insegna il disprezzo e l’intolleranza”. La richiesta dell’Assemblea, infine, è quella che “il sistema educativo cambi radicalmente, altrimenti le stesse cause produrranno gli stessi effetti. Questo attacco fa parte di una serie di atti di intolleranza in Terra Santa e in tutto il mondo, che sono insostenibili”. Anche il Presidente israeliano Shimon Peres ha condannato l'episodio affermando che gli slogan blasfemi anti-cristiani ''sono incompatibili con lo spirito dell'ebraismo e nocivi per Israele. Queste provocazioni ormai non rappresentano piu' episodi isolati, ma piuttosto ''un fenomeno a cui non e' possibile abituarsi. Abbiamo l'obbligo - ha aggiunto Peres - di rispettare quanto e' santo per altri popoli o altre religioni''. (R.P.)
Radio Vaticana - Secondo quanto riferito dalla Custodia di Terra Santa, che sul proprio sito riporta la notizia titolandola con un significativo “Ancora”, il gesto ricorda quello analogo di un mese fa circa, contro l’abbazia di Latroun. “Gesù viene insultato - affermano dalla Custodia - e la firma è quella del ‘prezzo da pagare’, che rivela un tipico modo di agire di estremisti israeliani”. Dal canto suo l’Assemblea esprime costernazione unita al sostegno “nella preghiera e nella fraternità” ai francescani e a tutta la comunità cristiana in Terra Santa . In una nota l’Aocts ribadisce la sua “preoccupazione per l’educazione fornita ai giovani in alcune scuole dove si insegna il disprezzo e l’intolleranza”. La richiesta dell’Assemblea, infine, è quella che “il sistema educativo cambi radicalmente, altrimenti le stesse cause produrranno gli stessi effetti. Questo attacco fa parte di una serie di atti di intolleranza in Terra Santa e in tutto il mondo, che sono insostenibili”. Anche il Presidente israeliano Shimon Peres ha condannato l'episodio affermando che gli slogan blasfemi anti-cristiani ''sono incompatibili con lo spirito dell'ebraismo e nocivi per Israele. Queste provocazioni ormai non rappresentano piu' episodi isolati, ma piuttosto ''un fenomeno a cui non e' possibile abituarsi. Abbiamo l'obbligo - ha aggiunto Peres - di rispettare quanto e' santo per altri popoli o altre religioni''. (R.P.)
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