Non si fermano i bombardamenti in Siria: sotto attacco la città di Aleppo, dove sono in corso duri scontri tra lealisti e ribelli e già si contano numerose vittime, dopo i 154 morti di ieri.
Radio Vaticana - Stasera una forte esplosione, forse provocata da un’autobomba, è avvenuta vicino al quartier generale della polizia a Damasco. Intanto sale di nuovo la tensione tra siriani e turchi: un colpo di mortaio sparato dall’esercito di Assad ha raggiunto lo stesso villaggio turco, dove mercoledì scorso erano stati uccisi 5 civili. Il servizio di Cecilia Seppia (ascolta)
E’ stato un colpo di mortaio sparato dal territorio siriano nel villaggio turco di Akca-kale già teatro di morte, a provocare l’immediata ed ennesima risposta dell’esercito di Ankara. Il proiettile caduto nel giardino di un edificio pubblico, non ha fortunatamente provocato vittime, ma lo sconfinamento del conflitto preoccupa le autorità. Ribelli siriani inoltre avrebbero assunto il controllo di un avamposto militare nella provincia di Hatay sempre al confine con la Turchia, altra zona calda. In Siria i bombardamenti non si sono fermati neanche oggi: Aleppo brucia e in strada si consuma uno dei più forti scontri del Paese tra ribelli e lealisti. Ad Hameh, città vicino Damasco il ritrovamento di 10 cadaveri dei rivoltosi mentre la tv di Stato ha riferito che Hama e Qud-saya, sono state ripulite dai terroristi. Intanto Teheran ha minacciato “terribili conseguenze” per i ribelli siriani nel caso facessero del male ai 48 “pellegrini” iraniani presi in ostaggio in Siria e minacciati di morte, per chiedere la liberazione di combattenti anti-governativi e lo stop delle operazioni militari contro gli oppositori di Assad.
Radio Vaticana - Stasera una forte esplosione, forse provocata da un’autobomba, è avvenuta vicino al quartier generale della polizia a Damasco. Intanto sale di nuovo la tensione tra siriani e turchi: un colpo di mortaio sparato dall’esercito di Assad ha raggiunto lo stesso villaggio turco, dove mercoledì scorso erano stati uccisi 5 civili. Il servizio di Cecilia Seppia (ascolta)
E’ stato un colpo di mortaio sparato dal territorio siriano nel villaggio turco di Akca-kale già teatro di morte, a provocare l’immediata ed ennesima risposta dell’esercito di Ankara. Il proiettile caduto nel giardino di un edificio pubblico, non ha fortunatamente provocato vittime, ma lo sconfinamento del conflitto preoccupa le autorità. Ribelli siriani inoltre avrebbero assunto il controllo di un avamposto militare nella provincia di Hatay sempre al confine con la Turchia, altra zona calda. In Siria i bombardamenti non si sono fermati neanche oggi: Aleppo brucia e in strada si consuma uno dei più forti scontri del Paese tra ribelli e lealisti. Ad Hameh, città vicino Damasco il ritrovamento di 10 cadaveri dei rivoltosi mentre la tv di Stato ha riferito che Hama e Qud-saya, sono state ripulite dai terroristi. Intanto Teheran ha minacciato “terribili conseguenze” per i ribelli siriani nel caso facessero del male ai 48 “pellegrini” iraniani presi in ostaggio in Siria e minacciati di morte, per chiedere la liberazione di combattenti anti-governativi e lo stop delle operazioni militari contro gli oppositori di Assad.
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