L'eco sui media nazionali purtroppo sta già scemando. Fa parte di quella brutta abitudine di preoccuparsi dell'ambiente solo quando la calamità naturale è in atto, al massimo della sua portata. Ma l'alluvione che ha colpito la Toscana ha creato un'emergenza che non è altrettanto facile da liquidare, come malauguratamente sanno bene coloro che questa esperienza la vivono in diretta, lontano o meno dai riflettori, rimboccandosi le maniche per ripartire.
Greenreporter - La Provincia di Grosseto, tra le più colpite in assoluto, sottoscriverà domani il protocollo che individua i lavori indifferibili e urgenti che verranno realizzati nei territori dei comuni colpiti dalla recente alluvione. Firmeranno il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras, e i sindaci dei Comuni di Arcidosso, Campagnatico, Castell'Azzara, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Massa Marittima, Cinigiano, Civitella Paganico, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano, Manciano, Monte Argentario, Orbetello, Roccalbegna, Santa Fiora, Scansano, Seggiano, Semproniano, Sorano, Pitigliano.
La Regione Toscana, accogliendo la richiesta del Comune di Orbetello, comunica inoltre che si farà carico della gestione della laguna per il periodo transitorio successivo alla fase commissariale.
Lo annuncia l'assessore regionale all'Ambiente e all'energia, Anna Rita Bramerini: «La Regione - spiega Bramerini - si è già attivata con il prefetto Franco Gabrielli e con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini per chiedere la modifica della bozza di ordinanza che, come prevede la riforma della Protezione civile, stabilisce per la laguna un periodo transitorio tra il passaggio dalla situazione d'emergenza all'ordinario".
La bozza, d'intesa con la Regione e gli enti locali, fino a ieri individuava il Comune di Orbetello quale ente competente a gestire la fase transitoria. Ma dopo i recenti fatti legati alla disastrosa alluvione, che ha colpito in modo così significativo il comune di Orbetello e vista l'importanza della laguna, la Regione ha condiviso la richiesta del Comune ritenendo di doverlo aiutare sollevandolo dagli oneri e le incombenze relative a questa fase.
La giunta regionale peraltro, nella proposta della legge Finanziaria 2013 aveva già previsto di stanziare 1 milione di euro quale contributo straordinario per ciascuno degli anni 2013, 2014, 2015 per la gestione della laguna. «Le risorse regionali - conclude Bramerini - superata ormai la gestione commissariale, contribuiranno al funzionamento del sistema ambientale della laguna».
Anche il Parco della Maremma ha istituito un tavolo tecnico, congiuntamente alle tre associazioni di categoria del comparto agricolo (Cia, Coldiretti e Confartigianato), per limitare ulteriormente i danni arrecati alle colture agricole dagli animali selvatici (cinghiali e daini in particolare) all'interno dell'area protetta. In pratica si vogliono concordare e attivare azioni condivise.
Il Parco della Maremma redige annualmente un programma per la gestione degli ungulati all'interno del quale sono evidenziate tutte le azioni di contenimento messe in atto durante l'anno, determinando obiettivi e criteri di lavoro.
Questo strumento, coordinato dal Comitato scientifico dell'ente, incrocia la stima delle densità di ungulati all'interno dell'area protetta, la rappresentazione cartografica delle aree danneggiate e la percentuale di danno, definendo poi un insieme di azioni strategiche e complementari per cercare di limitare il problema.
Il presidente del Parco della Maremma, Lucia Venturi, ha ritenuto opportuno, per migliorare l'efficacia di queste azioni, intraprendere un dialogo permanente con gli agricoltori così da inserire all'interno del programma annuale di gestione i contributi, i suggerimenti e le proposte avanzate direttamente dalla singole aziende agricole e raccolte dalle associazioni. «Ho molto apprezzato la disponibilità dei presidenti delle tre associazioni di categoria agricole - commenta Lucia Venturi - i quali, convocati presso la direzione del Parco, hanno aderito alla proposta di attivazione del tavolo tecnico permanente, condividendo la convinzione per la quale i risultati si conseguono attraverso una efficace dialettica costruttiva».
Greenreporter - La Provincia di Grosseto, tra le più colpite in assoluto, sottoscriverà domani il protocollo che individua i lavori indifferibili e urgenti che verranno realizzati nei territori dei comuni colpiti dalla recente alluvione. Firmeranno il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras, e i sindaci dei Comuni di Arcidosso, Campagnatico, Castell'Azzara, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Massa Marittima, Cinigiano, Civitella Paganico, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano, Manciano, Monte Argentario, Orbetello, Roccalbegna, Santa Fiora, Scansano, Seggiano, Semproniano, Sorano, Pitigliano.
La Regione Toscana, accogliendo la richiesta del Comune di Orbetello, comunica inoltre che si farà carico della gestione della laguna per il periodo transitorio successivo alla fase commissariale.
Lo annuncia l'assessore regionale all'Ambiente e all'energia, Anna Rita Bramerini: «La Regione - spiega Bramerini - si è già attivata con il prefetto Franco Gabrielli e con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini per chiedere la modifica della bozza di ordinanza che, come prevede la riforma della Protezione civile, stabilisce per la laguna un periodo transitorio tra il passaggio dalla situazione d'emergenza all'ordinario".
La bozza, d'intesa con la Regione e gli enti locali, fino a ieri individuava il Comune di Orbetello quale ente competente a gestire la fase transitoria. Ma dopo i recenti fatti legati alla disastrosa alluvione, che ha colpito in modo così significativo il comune di Orbetello e vista l'importanza della laguna, la Regione ha condiviso la richiesta del Comune ritenendo di doverlo aiutare sollevandolo dagli oneri e le incombenze relative a questa fase.
La giunta regionale peraltro, nella proposta della legge Finanziaria 2013 aveva già previsto di stanziare 1 milione di euro quale contributo straordinario per ciascuno degli anni 2013, 2014, 2015 per la gestione della laguna. «Le risorse regionali - conclude Bramerini - superata ormai la gestione commissariale, contribuiranno al funzionamento del sistema ambientale della laguna».
Anche il Parco della Maremma ha istituito un tavolo tecnico, congiuntamente alle tre associazioni di categoria del comparto agricolo (Cia, Coldiretti e Confartigianato), per limitare ulteriormente i danni arrecati alle colture agricole dagli animali selvatici (cinghiali e daini in particolare) all'interno dell'area protetta. In pratica si vogliono concordare e attivare azioni condivise.
Il Parco della Maremma redige annualmente un programma per la gestione degli ungulati all'interno del quale sono evidenziate tutte le azioni di contenimento messe in atto durante l'anno, determinando obiettivi e criteri di lavoro.
Questo strumento, coordinato dal Comitato scientifico dell'ente, incrocia la stima delle densità di ungulati all'interno dell'area protetta, la rappresentazione cartografica delle aree danneggiate e la percentuale di danno, definendo poi un insieme di azioni strategiche e complementari per cercare di limitare il problema.
Il presidente del Parco della Maremma, Lucia Venturi, ha ritenuto opportuno, per migliorare l'efficacia di queste azioni, intraprendere un dialogo permanente con gli agricoltori così da inserire all'interno del programma annuale di gestione i contributi, i suggerimenti e le proposte avanzate direttamente dalla singole aziende agricole e raccolte dalle associazioni. «Ho molto apprezzato la disponibilità dei presidenti delle tre associazioni di categoria agricole - commenta Lucia Venturi - i quali, convocati presso la direzione del Parco, hanno aderito alla proposta di attivazione del tavolo tecnico permanente, condividendo la convinzione per la quale i risultati si conseguono attraverso una efficace dialettica costruttiva».
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