giovedì, novembre 08, 2012
Formare la coscienza civica e recuperare legalità. Da cosa nasce un progetto nelle scuole superiori della città pugliese.

Città Nuova - n un contesto in cui l’industrializzazione ha soppiantato la tradizione legata alla pesca, alla mitilicoltura e all’agricoltura, sconvolgendo la naturale vocazione turistica del territorio, un numero sempre maggiore di cittadini tarantini si sente impegnato in prima persona a partecipare alla ricostruzione di un tessuto urbano basato sui bisogni di legalità, di giustizia, di rispetto dell’uomo e dell’ambiente, di armonia sociale. In una società che ha smarrito il senso delle norme che la devono guidare, le varie forme di illegalità generano egoismi, sospetti, sfiducia, risentimenti, conflitti di ogni genere, e i diritti dei più deboli sono spesso destinati a essere disattesi anche a causa degli abusi e dell’arbitrio dei più forti.

Recentemente ad Assisi il presidente Napolitano ha affermato: «C’è un acuto bisogno oggi, come in pochi altri momenti della storia recente, di una ripresa di slancio ideale e di un senso morale». Ha parlato di un’Italia travagliata dai tanti fenomeni di degrado, di malcostume e di «scivolamento nell’illegalità». In pratica la nostra società attraversa una fase di «profonda incertezza e inquietudine, nella quale sarebbe da rivisitare e più fortemente affermare la nozione di bene comune o quella di interesse generale». Serve, quindi, un grande recupero di moralità e di legalità, con il contributo delle diverse componenti sociali, e una convinta e decisa educazione delle coscienze di tutti. In un tempo di vuoto etico e ideale, tanti genitori temono che i figli siano catturati da falsi modelli e disvalori.

È necessario quindi l’impegno di ogni cittadino mirato a far crescere l’osservanza delle regole, a convivere rispettando sé stessi e gli altri. Perché ciò avvenga è indispensabile quindi iniziare dai più giovani e dalla scuola, luogo in cui per la prima volta ci si confronta con altri, dove bisogna attenersi ad alcune norme e avere una precisa condotta. Alla scuola dunque il compito di sviluppare nei ragazzi il senso civico, per far comprendere loro come solo la pratica del dovere, il rispetto della cosa pubblica e dell’interesse generale possono garantire una certa qualità della vita. Genitori e insegnanti insieme possono coltivare la speranza, educando i giovani e preparando per essi e con essi un futuro che aiuti a invertire la rotta insensata che stiamo percorrendo. Il ministero dell’Istruzione, sensibile a tali argomenti, offre stimoli e strumenti finalizzati a favorire nei percorsi didattici la riflessione e la rielaborazione sui princìpi e l’attualità della Costituzione, per avvicinare i ragazzi e i giovani ai suoi valori.

Certo, non esistono ricette o garanzie di successo, ma alcune condizioni imprescindibili per gli educatori: essere testimoni credibili di ciò che si insegna, nella quotidianità. I ragazzi hanno bisogno di vedere che i comportamenti siano coerenti ed espressione di chi crede che il bene comune venga prima del tornaconto personale. I princìpi etici contenuti nella Costituzione, che rappresentano la base relazionale del nostro vivere in comune, hanno bisogno di un’adesione personale convinta, essenziale per educare le giovani generazioni. A Taranto vi sono docenti, alunni, genitori, educatori impegnati in prima persona a dare nuove risposte alle molteplici sfide che la città presenta.

Nel cantiere sempre aperto per la costruzione di una società basata sulla cittadinanza attiva e una convivenza armoniosa, i docenti del liceo scientifico G. Ferraris, in ordine al percorso educativo “Cittadinanza responsabile e partecipativa”, hanno inserito nel piano dell’offerta formativa del 2012/2013 alcuni interventi che prevedono la fruizione da parte degli studenti di video-conferenze e di un incontro con alcuni insegnanti e un magistrato, sul tema “Legalità e Costituzione”.

È prevista, inoltre, l’adesione al progetto promosso dal ministero della Pubblica istruzione "Dalle aule parlamentari alle aule di scuola: lezioni di Costituzione". Anche nel liceo scientifico Battaglini diversi docenti hanno espresso la volontà di dare uno spazio significativo ad azioni partecipate che promuovano all’interno della comunità scolastica la cultura della legalità e lo sviluppo di una coscienza civica riconducibile ai princìpi della Carta costituzionale. Giulia e Raffaele Aversano

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