Gli Usa fanno saltare la conferenza sul Medio Oriente denuclearizzato
GreenReport - In molti pensano che il massiccio attacco israeliano a Gaza avesse in realtà due obiettivi diversi: impedire il riconoscimento della Palestina all'Onu e fare le prove generali di un attacco all'Iran, testando anche nuove armi ed intimorendo la radio internazionale iraniana Irin scrive che «secondo la maggior parte degli analisti mediorientali, l'attacco a Gaza, conclusosi con una disfatta israeliana e la vittoria della resistenza, ha consolidato la posizione dell'Iran in un futuro negoziato con l'Occidente risultando di fatto sfavorevole per i paesi occidentali impegnati nel dialogo con l'Iran sul nucleare».
E che l'Iran non si sia assolutamente impaurito lo dice sempre oggi Fereidoon Abbasi, il capo dell'Organizzazione dell'energia atomica dell'Iran che ha assicurato all'agenzia semi-ufficiale Meher: «La Repubblica islamica continuerà in maniera determinata ad arricchire uranio». Inoltre, «L'Iran testerà in un prossimo futuro la centrale del reattore di ricerca di utilizzando del "carburante virtuale". Annuncio con convinzione che il lavoro alla centrale del reattore di Arak va avanti secondo il calendario senza alcun problema». Secondo un primo rapporto dell'International atomic energy agency (Iaea), il reattore di ricerca ad acqua pesante IR-40 di Arak dvrebbe essere oerativo a fne 2013. fin de l'année 2013, ma un nuovo rapporyto Iaea ha spostato la sua operatività al 2014. Però Abbasi ha smentito qualsiasi ritardo nell'avvio della centrale per problemi tecnici, come aveva detto l'Iaea: «Andiamo avanti con prudenza a causa di considerazioni di sicurezza, perché il nemico (cioè Israele, ndr) vuole danneggiare questo reattore. Non abbiamo nessun problema tecnico né dei problemi di bilancio. Tutte le attrezzature necessarie ala preparazione del reattore sono la. Nonostante le sanzioni, molto probabilmente quest'anno avremo una crescita sostanziale di centrifughe e continueremo l'arricchimento con intensità». Abbasi però non ha detto se l'arricchimento dell'uranio raggiungerà il 20%.
Israele ed i Paesi occidentali sospettano che l'impianto nucleare di Arak, che arricchisce l'uranio, venga utilizzato per produrre materiale necessario a costruire la bomba atomica sciita, accuse respinte dal regime iraniano.
Per quanto riguarda la centrale nucleare civile di Bushehr, ha detto che «Attualmente vengono condotte le operazioni finali a livello di reattore di Bushehr e gli ultimi test prima che l'operatore iraniano la prenda in carico». La centrale, la cui costruzione è stata iniziata dai tedeschi ai tempi dello Scià di Persia, è stata terminata dai russi che stanno eseguendo una lunga messa a punto.
Tanto per rimanere in ambito nucleare, l'Iran ha affermato che «La decisione degli Usa di aver annullato la conferenza sul Medio Oriente denuclearizzato, prevista per dicembre in Finlandia, mira soltanto a proteggere Israele».
Secondo il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Ramin Mehmanparast, «E ormai chiaro per il mondo intero che Israele è il principale ostacolo alla realizzazione di un Medioriente libro di armi atomiche».
Anche l'ambasciatore iraniano all'Iaea, Ali Asghar Soltanieh. ha criticato la mossa di Obama e ha detto che «Gli Stati Uniti non hanno un autentica volontà politica di vedere emergere un Medio Oriente esente da armi di distruzioni di armi di massa. Vogliono che Israele continui ad avere la capacità di possedere delle armi nucleari, ciò costituisce una minaccia per la sicurezza nel Medio Oriente e per la sicurezza internazionale. Israele è considerato come l'unico regime nella regione in possesso di testate atomiche». Soltanieh. Ha ricordato che «Israele rifiuta di firmare il trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) e non permette agli agenti dell'Onu di ispezionare i suoi siti nucleari».
GreenReport - In molti pensano che il massiccio attacco israeliano a Gaza avesse in realtà due obiettivi diversi: impedire il riconoscimento della Palestina all'Onu e fare le prove generali di un attacco all'Iran, testando anche nuove armi ed intimorendo la radio internazionale iraniana Irin scrive che «secondo la maggior parte degli analisti mediorientali, l'attacco a Gaza, conclusosi con una disfatta israeliana e la vittoria della resistenza, ha consolidato la posizione dell'Iran in un futuro negoziato con l'Occidente risultando di fatto sfavorevole per i paesi occidentali impegnati nel dialogo con l'Iran sul nucleare».
E che l'Iran non si sia assolutamente impaurito lo dice sempre oggi Fereidoon Abbasi, il capo dell'Organizzazione dell'energia atomica dell'Iran che ha assicurato all'agenzia semi-ufficiale Meher: «La Repubblica islamica continuerà in maniera determinata ad arricchire uranio». Inoltre, «L'Iran testerà in un prossimo futuro la centrale del reattore di ricerca di utilizzando del "carburante virtuale". Annuncio con convinzione che il lavoro alla centrale del reattore di Arak va avanti secondo il calendario senza alcun problema». Secondo un primo rapporto dell'International atomic energy agency (Iaea), il reattore di ricerca ad acqua pesante IR-40 di Arak dvrebbe essere oerativo a fne 2013. fin de l'année 2013, ma un nuovo rapporyto Iaea ha spostato la sua operatività al 2014. Però Abbasi ha smentito qualsiasi ritardo nell'avvio della centrale per problemi tecnici, come aveva detto l'Iaea: «Andiamo avanti con prudenza a causa di considerazioni di sicurezza, perché il nemico (cioè Israele, ndr) vuole danneggiare questo reattore. Non abbiamo nessun problema tecnico né dei problemi di bilancio. Tutte le attrezzature necessarie ala preparazione del reattore sono la. Nonostante le sanzioni, molto probabilmente quest'anno avremo una crescita sostanziale di centrifughe e continueremo l'arricchimento con intensità». Abbasi però non ha detto se l'arricchimento dell'uranio raggiungerà il 20%.
Israele ed i Paesi occidentali sospettano che l'impianto nucleare di Arak, che arricchisce l'uranio, venga utilizzato per produrre materiale necessario a costruire la bomba atomica sciita, accuse respinte dal regime iraniano.
Per quanto riguarda la centrale nucleare civile di Bushehr, ha detto che «Attualmente vengono condotte le operazioni finali a livello di reattore di Bushehr e gli ultimi test prima che l'operatore iraniano la prenda in carico». La centrale, la cui costruzione è stata iniziata dai tedeschi ai tempi dello Scià di Persia, è stata terminata dai russi che stanno eseguendo una lunga messa a punto.
Tanto per rimanere in ambito nucleare, l'Iran ha affermato che «La decisione degli Usa di aver annullato la conferenza sul Medio Oriente denuclearizzato, prevista per dicembre in Finlandia, mira soltanto a proteggere Israele».
Secondo il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Ramin Mehmanparast, «E ormai chiaro per il mondo intero che Israele è il principale ostacolo alla realizzazione di un Medioriente libro di armi atomiche».
Anche l'ambasciatore iraniano all'Iaea, Ali Asghar Soltanieh. ha criticato la mossa di Obama e ha detto che «Gli Stati Uniti non hanno un autentica volontà politica di vedere emergere un Medio Oriente esente da armi di distruzioni di armi di massa. Vogliono che Israele continui ad avere la capacità di possedere delle armi nucleari, ciò costituisce una minaccia per la sicurezza nel Medio Oriente e per la sicurezza internazionale. Israele è considerato come l'unico regime nella regione in possesso di testate atomiche». Soltanieh. Ha ricordato che «Israele rifiuta di firmare il trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) e non permette agli agenti dell'Onu di ispezionare i suoi siti nucleari».
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