lunedì, dicembre 10, 2012
Sono avvenuti l’8 dicembre. Le vittime avevano entrambe 23 anni, uno era un monaco di Kirti. Dal 2009, salgono a 94 i tibetani suicidatisi contro l’occupazione cinese, per il ritorno del Dalai Lama. 

Lhasa (AsiaNews) - Non si ferma la protesta del mondo tibetano contro la Cina: due giovani di 23 anni sono morti dopo essersi dati fuoco, invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Le autoimmolazioni sono avvenute l'8 dicembre scorso, ma gli episodi sono separati. Pema Dorjee (v. foto) si è dato fuoco alle 16:35 (ora locale), davanti al monastero di Shetsang (contea di Luchi, prefettura autonoma tibetana di Kanlho). Su di lui, non vi sono notizie disponibili.

Kunchoek Phelgay, monaco di Kirti (contea di Dzoge, prefettura autonoma tibetana di Ngaba), si è dato fuoco alle 17:30 (ora locale) fuori dalla sala comune del monastero. Morto sul posto, il corpo del giovane è stato preso dai religiosi del suo monastero, per pregare su di lui e dargli l'ultimo saluto.

Con la loro morte, salgono a 94 i tibetani che dal 2009 hanno scelto di darsi fuoco contro l'occupazione cinese del Tibet. (NC)


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