Per il primo produttore ed esportatore mondiale di caffè il 2012 è stato un anno ‘record’: secondo dati del governo sono stati raccolti 50,83 milioni di sacchi (60kg ciascuno), volume del 16,9% superiore a quello del 2011 (43,84 milioni di sacchi).
Misna - L’ultimo raccolto supera del 4,85% quello del periodo 2002-2003 che già segnò una tappa storica con una produzione di 48,84 milioni di sacchi, finora negli annali del Brasile. La Compagnia statale di rifornimento (Conab) ha attribuito il nuovo ‘record’ all’aumento degli investimenti degli agricoltori e al tradizionale ciclo biannuale del caffè secondo il quale a un anno di bassa produzione ne segue un altro di alta. Ma occorre anche tenere conto che l’area seminata a caffè è progressivamente aumentata, da 2,27 milioni di ettari del 2011 a 2,33 milioni di ettari quest’anno. E, sempre a detta della Conab, la produzione sarebbe potuta essere anche superiore se non fosse stato per “avversità climatiche” registrate in alcune aree degli Stati di Bahía, Paraná, Rondonia e Minas Gerais.
In dettaglio, quest’anno sono stati raccolti 38,34 milioni di sacchi di caffè della varietà Arabica, la più pregiata, pari al 75,4% dell’intera produzione nazionale. I sacchi rimanenti corrispondono alla varietà Robusta. In base a dati del Consiglio degli esportatori di caffè, nei primi 11 mesi dell’anno il Brasile ha venduto all’estero 25,3 milioni di sacchi con introiti pari a 5, 753 miliardi di dollari, con una riduzione del 16,9% del volume e del 27,1% del valore; principale destinazione sono gli Stati Uniti (19%), seguiti da Germania (18%) e Italia (9%).
Misna - L’ultimo raccolto supera del 4,85% quello del periodo 2002-2003 che già segnò una tappa storica con una produzione di 48,84 milioni di sacchi, finora negli annali del Brasile. La Compagnia statale di rifornimento (Conab) ha attribuito il nuovo ‘record’ all’aumento degli investimenti degli agricoltori e al tradizionale ciclo biannuale del caffè secondo il quale a un anno di bassa produzione ne segue un altro di alta. Ma occorre anche tenere conto che l’area seminata a caffè è progressivamente aumentata, da 2,27 milioni di ettari del 2011 a 2,33 milioni di ettari quest’anno. E, sempre a detta della Conab, la produzione sarebbe potuta essere anche superiore se non fosse stato per “avversità climatiche” registrate in alcune aree degli Stati di Bahía, Paraná, Rondonia e Minas Gerais.
In dettaglio, quest’anno sono stati raccolti 38,34 milioni di sacchi di caffè della varietà Arabica, la più pregiata, pari al 75,4% dell’intera produzione nazionale. I sacchi rimanenti corrispondono alla varietà Robusta. In base a dati del Consiglio degli esportatori di caffè, nei primi 11 mesi dell’anno il Brasile ha venduto all’estero 25,3 milioni di sacchi con introiti pari a 5, 753 miliardi di dollari, con una riduzione del 16,9% del volume e del 27,1% del valore; principale destinazione sono gli Stati Uniti (19%), seguiti da Germania (18%) e Italia (9%).
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