lunedì, dicembre 31, 2012
Nguyen Van Hai, suo figlio Nguyen Tri Dung e Maria Ta Phong Tan, sono stati condannati per propaganda sovversiva contro lo Stato. Si battevano per il rispetto dei diritti umani e contro la corruzione nel partito. Il Primo ministro ordina a tutti gli organi del regime di fermare a quasiasi costo la diffusione di siti internet e blog "sovversivi". Il 27 dicembre arrestato un altro blogger, il cattolico Le Quoc Quan per evasione fiscale. Le autorità vogliono fermare la sua attività a favore della democrazia e della libertà religiosa.

Asianews - Con un processo farsa la corte di Ho Chi Minh City condanna i bloggers Nguyen Van Hai, suo figlio Nguyen Tri Dung e Maria Ta Phong Tan a un totale di 25 anni di carcere per propaganda contro lo Stato. La sentenza è stata comunicata ieri pomeriggio. Attivisti per i diritti umani e protagonisti di battaglie contro la corruzione, i tre erano stati arrestati in settembre. Per evitare proteste, la polizia ha circondato la sede del tribunale con l'ordine di arrestare chiunque manifestasse dissenso.

Nguyen Van Hai, conosciuto dal popolo di internet come "blogger Dieu Cay", dovrà scontare 12 anni di prigione, suo figlio tre anni. Maria Ta Phong è stata invece condannata a 10 anni. Secondo la Corte essi hanno violato l'art. 88 del Codice penale che punisce "la propaganda contro lo Stato del Vietnam". Il processo ha scatenato polemiche in tutto il Paese e all'estero. Agli avvocati non è stato permesso di presentare alcuna prova a favore degli imputati e di dibattere in sede processuale.

Phil Robertson, vice-direttore di Human Rights Watch Asia, sostiene che quella contro i blogger è una sorta di vendetta politica del regime vietnamita, che vede nella crescita dei siti internet e blog a sfondo politico e pro-diritti umani una vera minaccia. Un'altra preoccupazione del partito comunista sono le continue proteste anti-cinesi organizzate legate alla questione delle isole Parachel contese da entrambi i Paesi. Nei giorni scorsi. Nguyen Tan Dung, Primo ministro, ha ordinato di fermare con ogni mezzo la diffusione di siti e blog "sovversivi".

Il caso più recente risale allo scorso 27 dicembre, quando la polizia di Hanoi ha arrestato Le Quoc Quan, blogger e attivista cattolico, con l'accusa di evasione fiscale. Secondo il fratello Le Quoc Queyt, l'attivista è sotto accusa per aver violato l'art. 161 del codice penale, che riguarda l'evasione fiscale, ma sarebbe in realtà le autorità hanno voluto fermare il suo lavoro a favore dei diritti umani, la giustizia sociale e la libertà religiosa.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa