Ogni anno, in Italia, muoiono almeno tremila persone per malattie collegate all’amianto. Per questo, la Fondazione “Sosteniamoli Subito” dell’Anmil ha lanciato una campagna nazionale di sensibilizzazione, orientata soprattutto verso i ragazzi tra i 18 e i 35 anni.
Radio Vaticana - "Malattie sociali", così potremmo chiamare le patologie legate all’esposizione all’amianto. L’Associazione mutilati e invalidi sul lavoro, l’Anmil, assieme ai sindacati ha lanciato una campagna dal titolo “Asbetus Free”. Corpi che appunto hanno tatuato questo motto per indicare che dall’amianto ci si può e ci deve liberare. Basta pensare che in Italia, nonostante questa sostanza sia stata bandita dal ’92, ci sono ancora 75 mila ettari di terreno contaminati e che nel 2025 ci aspetta il picco delle patologie collegate. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi: "Disegnare una strategia comune, ambiente-lavoro-salute, sulla questione amianto. Questo piano nazionale amianto, che stiamo confezionando, credo possa trovare la luce, spero, nel mese di gennaio".
Un aspetto fondamentale è lo smaltimento dell’amianto. Giuseppe Secchi, presidente della Fondazione “Sosteniamoli Subito”: "È un aspetto molto difficile: prepareremo, se è possibile, dei progetti per poter snellire anche la procedura dello smaltimento".
Un vero "killer" è il mesotelioma del polmone. Antonio Bergamaschi, professore di medicina del lavoro alla Cattolica di Roma: "Anche con interventi chirurgici precoci, di pulizia accurata delle lesioni, la prognosi rimane molto drammatica. La chemioterapia, in pratica, non dà al momento nessun tipo di speranza". L’informazione è fondamentale per evitare che aumenti il numero di chi si ammala.
Radio Vaticana - "Malattie sociali", così potremmo chiamare le patologie legate all’esposizione all’amianto. L’Associazione mutilati e invalidi sul lavoro, l’Anmil, assieme ai sindacati ha lanciato una campagna dal titolo “Asbetus Free”. Corpi che appunto hanno tatuato questo motto per indicare che dall’amianto ci si può e ci deve liberare. Basta pensare che in Italia, nonostante questa sostanza sia stata bandita dal ’92, ci sono ancora 75 mila ettari di terreno contaminati e che nel 2025 ci aspetta il picco delle patologie collegate. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi: "Disegnare una strategia comune, ambiente-lavoro-salute, sulla questione amianto. Questo piano nazionale amianto, che stiamo confezionando, credo possa trovare la luce, spero, nel mese di gennaio".
Un aspetto fondamentale è lo smaltimento dell’amianto. Giuseppe Secchi, presidente della Fondazione “Sosteniamoli Subito”: "È un aspetto molto difficile: prepareremo, se è possibile, dei progetti per poter snellire anche la procedura dello smaltimento".
Un vero "killer" è il mesotelioma del polmone. Antonio Bergamaschi, professore di medicina del lavoro alla Cattolica di Roma: "Anche con interventi chirurgici precoci, di pulizia accurata delle lesioni, la prognosi rimane molto drammatica. La chemioterapia, in pratica, non dà al momento nessun tipo di speranza". L’informazione è fondamentale per evitare che aumenti il numero di chi si ammala.
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