Emanuele Isonio, redattore del mensile economico Valori e giornalista della rete Greenaccord, è uno dei sei operatori dell’informazione premiati dalla Direzione agricoltura della Commissione europea. Il premio conferito per un articolo sulla produzione di miele e sui rapporti tra produttori e consumatori
Roma - Aveva raccontato il tentativo di produrre miele costruendo, al tempo stesso, nuovi rapporti tra produttori e consumatori. Un’iniziativa originale, soprattutto in un momento di crisi di molti comparti agricoli: la storia – pubblicata a giugno scorso sul mensile Valori, periodico specializzato in economia sociale e finanza etica – descriveva il progetto realizzato dal Gruppo d’acquisto solidale Biorekk di Padova, che riunisce oltre 300 nuclei familiari, e da un apicoltore locale con la collaborazione di Aiab, la cooperativa El Tamiso e la Fondazione Culturale Responsabilità Etica. L’obiettivo era ambizioso: realizzare miele di alta qualità, biologico, il cui prezzo (6,80 euro al chilo) è stato concertato tra consumatori e produttore, sviscerando le varie voci di costo fino ad arrivare a un prezzo giusto, che garantisse un’adeguata remunerazione per il lavoro svolto e rispondesse ai criteri di qualità ed eticità imprescindibili per gli acquirenti. Un’idea che disegnava un modo nuovo di concepire i rapporti tra chi produce e chi utilizza un bene: perché le famiglie coinvolte si sono anche rese disponibili a pagare in anticipo la produzione, di fatto trasformandosi in finanziatori del prodotto. Una manna per agricoltori che spesso trovano le porte chiuse nel circuito tradizionale del credito.
Quell’articolo, pubblicato all’interno di una più ampia inchiesta sullo stato di salute della filiera italiana del miele, è stato apprezzato anche oltre confine. E il suo autore, Emanuele Isonio, giornalista romano di 34 anni, redattore di Valori dal 2006 e membro dell’ufficio stampa di Greenaccord dal 2009, è stato inserito nel gruppo di sei “young journalists”, selezionati tra decine di candidati dalla giuria del premio indetto dalla Direzione Agricoltura della Commissione europea.
Il riconoscimento gli è stato ufficialmente conferito ieri sera a Bruxelles dal Commissario europeo per l’Agricoltura, Dacian Cioloş. Oltre al giornalista italiano, che si è classificato secondo nella categoria “Agricoltura sostenibile”, saranno premiati due giornalisti tedeschi (entrambi primi classificati nelle due categorie del concorso), un francese, uno spagnolo e una slovena.
“Sono ovviamente orgoglioso di ricevere questo premio”, ha dichiarato Emanuele Isonio ritirando il premio. “Non tanto per me ma per l’interesse che ha suscitato la storia da me raccontata. Un’iniziativa tutto sommato piccola ma comunque significativa perché indica una via nuova nelle relazioni tra i due estremi della filiera agricola che aumenta la conoscenza dei bisogni reciproci e migliora la qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti. È importante che la Commissione europea abbia deciso di inserirla tra le storie di agricoltura sostenibile, in un momento così delicato in cui si sta discutendo su quali pilastri dovrà basarsi la Politica agricola comune da qui al 2020”.
Parole di soddisfazione per il premio sono arrivate anche dal presidente di Greenaccord Onlus, Alfonso Cauteruccio: “È motivo di grande gioia che un giornalista della nostra grande famiglia sia stato premiato con un riconoscimento così importante. Confido che possa essere uno stimolo per tutti gli operatori dell’informazione che raccontano notizie spesso sottovalutate dai media tradizionali ma che invece possono aiutare a orientare in senso più sobrio, responsabile e attento all’ambiente il nostro modello di sviluppo”.
Roma - Aveva raccontato il tentativo di produrre miele costruendo, al tempo stesso, nuovi rapporti tra produttori e consumatori. Un’iniziativa originale, soprattutto in un momento di crisi di molti comparti agricoli: la storia – pubblicata a giugno scorso sul mensile Valori, periodico specializzato in economia sociale e finanza etica – descriveva il progetto realizzato dal Gruppo d’acquisto solidale Biorekk di Padova, che riunisce oltre 300 nuclei familiari, e da un apicoltore locale con la collaborazione di Aiab, la cooperativa El Tamiso e la Fondazione Culturale Responsabilità Etica. L’obiettivo era ambizioso: realizzare miele di alta qualità, biologico, il cui prezzo (6,80 euro al chilo) è stato concertato tra consumatori e produttore, sviscerando le varie voci di costo fino ad arrivare a un prezzo giusto, che garantisse un’adeguata remunerazione per il lavoro svolto e rispondesse ai criteri di qualità ed eticità imprescindibili per gli acquirenti. Un’idea che disegnava un modo nuovo di concepire i rapporti tra chi produce e chi utilizza un bene: perché le famiglie coinvolte si sono anche rese disponibili a pagare in anticipo la produzione, di fatto trasformandosi in finanziatori del prodotto. Una manna per agricoltori che spesso trovano le porte chiuse nel circuito tradizionale del credito.
Quell’articolo, pubblicato all’interno di una più ampia inchiesta sullo stato di salute della filiera italiana del miele, è stato apprezzato anche oltre confine. E il suo autore, Emanuele Isonio, giornalista romano di 34 anni, redattore di Valori dal 2006 e membro dell’ufficio stampa di Greenaccord dal 2009, è stato inserito nel gruppo di sei “young journalists”, selezionati tra decine di candidati dalla giuria del premio indetto dalla Direzione Agricoltura della Commissione europea.
Il riconoscimento gli è stato ufficialmente conferito ieri sera a Bruxelles dal Commissario europeo per l’Agricoltura, Dacian Cioloş. Oltre al giornalista italiano, che si è classificato secondo nella categoria “Agricoltura sostenibile”, saranno premiati due giornalisti tedeschi (entrambi primi classificati nelle due categorie del concorso), un francese, uno spagnolo e una slovena.
“Sono ovviamente orgoglioso di ricevere questo premio”, ha dichiarato Emanuele Isonio ritirando il premio. “Non tanto per me ma per l’interesse che ha suscitato la storia da me raccontata. Un’iniziativa tutto sommato piccola ma comunque significativa perché indica una via nuova nelle relazioni tra i due estremi della filiera agricola che aumenta la conoscenza dei bisogni reciproci e migliora la qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti. È importante che la Commissione europea abbia deciso di inserirla tra le storie di agricoltura sostenibile, in un momento così delicato in cui si sta discutendo su quali pilastri dovrà basarsi la Politica agricola comune da qui al 2020”.
Parole di soddisfazione per il premio sono arrivate anche dal presidente di Greenaccord Onlus, Alfonso Cauteruccio: “È motivo di grande gioia che un giornalista della nostra grande famiglia sia stato premiato con un riconoscimento così importante. Confido che possa essere uno stimolo per tutti gli operatori dell’informazione che raccontano notizie spesso sottovalutate dai media tradizionali ma che invece possono aiutare a orientare in senso più sobrio, responsabile e attento all’ambiente il nostro modello di sviluppo”.
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