Legambiente: «Ridicolo quanto preoccupante: è il 17esimo tentativo in 3 anni»
GreenReport - Ormai è un vizio o forse un riflesso elettorale condizionato: appena si parla di un provvedimento "omnibus", qualcuno, sempre del centro-destra, cerca di infilarci un regalo per gli abusivi, stavolta a presentarlo è stato addirittura l'ex ministro Carlo Giovanardi, che tenta di riaprire i termini per la presentazione delle domande di sanatoria degli abusi edilizi, con l'estensione della possibilità di condono anche alle violazioni dei beni ambientali e paesaggistici.
«Sarebbe da non crederci, ma la realtà supera spesso la fantasia: è arrivato il diciassettesimo tentativo da gennaio 2010 di riaprire i termini del condono edilizio del 2003 - spiega il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Questa volta tocca al senatore Giovanardi, che non deve aver faticato molto a preparare un testo sostanzialmente identico a quello presentato a ottobre da Nitto Palma e prima ancora da un gruppo di senatori campani del Pdl. Un'insistenza ridicola quanto preoccupante in un Paese come l'Italia, che paga ogni anno un pesante tributo alle conseguenze dell'abusivismo sul dissesto idrogeologico e che di tutto ha bisogno fuorché di vecchio e nuovo cemento illegale».
GreenReport - Ormai è un vizio o forse un riflesso elettorale condizionato: appena si parla di un provvedimento "omnibus", qualcuno, sempre del centro-destra, cerca di infilarci un regalo per gli abusivi, stavolta a presentarlo è stato addirittura l'ex ministro Carlo Giovanardi, che tenta di riaprire i termini per la presentazione delle domande di sanatoria degli abusi edilizi, con l'estensione della possibilità di condono anche alle violazioni dei beni ambientali e paesaggistici.
«Sarebbe da non crederci, ma la realtà supera spesso la fantasia: è arrivato il diciassettesimo tentativo da gennaio 2010 di riaprire i termini del condono edilizio del 2003 - spiega il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Questa volta tocca al senatore Giovanardi, che non deve aver faticato molto a preparare un testo sostanzialmente identico a quello presentato a ottobre da Nitto Palma e prima ancora da un gruppo di senatori campani del Pdl. Un'insistenza ridicola quanto preoccupante in un Paese come l'Italia, che paga ogni anno un pesante tributo alle conseguenze dell'abusivismo sul dissesto idrogeologico e che di tutto ha bisogno fuorché di vecchio e nuovo cemento illegale».
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Sono presenti 5 commenti
Coglionati se non lo è di nome e di fatto, dovrebbe chiedersi:
1) perchè gli immobiliaristi sono contro il condono edilizio.
2) perchè tutti gli edifici mostri da abbattere e quelli che effettivamente hanno contribuito al dissesto idrogeologico erano muniti di regolari permessi edilizi.
3) quale danno ambientale è causato da una veranda oppure da un sottotetto abusivo per necessità.
Non si comprendo i motivi della avversità a qualsiasi ipotesi di condono da parte di Lega ambiente e di tante alte istituzioni per abusi di minima entità che certo non hanno compromesso l’ambiente, ma che di fatto impediscono il rilancio dell’attività edilizia e la circolazione dei beni.
In fondo parliamo di abusi commessi per necessità decenni orsono e che, se mai sono stati accertati o repressi , è dovuto al fatto che non comportavano di certo un danno alla collettività.
Il reato edilizio per tali piccoli abusi è ormai prescritto ma senza condono i Giudici , invece che occuparsi di cose serie, dovranno ancora oggi essere impegnati, con immenso dispendio di tempo e di danaro, in migliaia di processi, per abusi edilizi costituiti da verande,tettoie, gazebi e piccoli ampliamenti per i quali accerteranno e sentenzieranno la avvenuta prescrizione.
Gli amici della Lega ambiente siano seri, e si interessino degli scempi del territorio che ogni giorno vengono perpetratii, ma sempre con regolari permessi edilizi rilasciati con la compiacenza delle pubbliche Amministrazioni , da Immobiliaristi e grandi Cooperative , sempre contrari , Loro, a ogni ipotesi di Condono edilizio. Loro costruiscono sempre “in regola”, e gravi danni subirebbero da un eventuale “condono edilizio” che sbloccherebbe la commercializzazione di tante unità immobiliari appartenenti a poveri privati e piccole imprese.
Tanti cittadini sono in attesa della riapertura del Condono ter (2003), per piccoli abusi, bloccato da molte regioni, e pur di togliersi quella spada di Damocle che pende sul loro capo ormai da decenni, sarebbero disposti a pagare profumatamente, ma di buon grado, l’aver esercitato un proprio diritto, represso dalla burocrazia, illegittimamente si, ma senza danneggiare ambiente e collettività.
IO SAREI DISPOSTO, PER DIMOSTRARE CHE CERTI ABUSI NON SONO A SCOPO SPECULATIVO MA PER BISOGNO, A NON VENDERE LA CASA PER I PROSSIMI 10 ANNI.
L'Italia è il paese dei condoni edilizi. Questo significa, semplicemente, che l'Italia è il paese dove chi è ricco può violare la legge come e quando vuole, tanto prima o poi gli fanno un condono e cambiano la legge a suo favore.
La cultura del malaffare e della illegalità e del non rispetto della legge, che ha avuto in Silvio Berlusconi il suo (ultimo) alfiere.
ciao r
Mi stanno perseguitando da 6 anni per uno sgabuzzino di 2 metri x 2 circa, già sanato da mio padre nel 1996 nel quale ho ammucchiato caldaia, cantralina elettrica, lavatrice, congelatore e frigorifero. Sostengono che le misure rispetto ad allora sono state ampliate, (cosa non vera e dimostrabile da foto scattate da loro). Adesso mi è arrivata l'ordinanza di demolizione, pena il sequestro dell'area di sedime, (anche fino a 10 volte tanto). Non so più come regolarmi, anche perchè non saprei dove mettere quanto sopra. Continuo a presentare nuovi progetti, con esborso continuo di denaro, sperando che venga fuori un condono che pagherei ben volentieri. Qualcuno puo suggerirmi qualcosa? Vi prego, sto covando un esaurimento nervoso, ogni volta che vedo il postino mi sale la pressione. Il mio ind. e.mail antonia.aiello11@hotmail.it
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