Una catena umana per denunciare tutte le forme di violenza sulle donne: diverse centinaia di persone hanno partecipato a Rabat a quest’insolita iniziativa accompagnata da spettacoli di strada e altri progetti, nell’ambito di una campagna volta a chiedere l’inasprimento delle pene per i crimini sulle donne.
Misna - “Siamo qui per denunciare la violenza fisica, verbale e morale, come pure i maltrattamenti di cui troppe donne sono sempre più spesso vittime” hanno dichiarato le organizzatrici della ‘Primavera della dignità’, una coalizione che raggruppa 22 associazioni femminili e per la difesa delle pari opportunità. Circa sei milioni di donne in Marocco, su una popolazione di 32 milioni di abitanti, sono vittime di violenze di cui oltre la metà nel quadro dei rapporti coniugali e familiari, secondo stime del governo.
“Le leggi vanno adeguate alle convenzioni internazionali che il governo ha ratificato e in particolare quelle sull’inasprimento delle pene” chiedono le manifestanti secondo cui la normativa va adattata “per inglobare anche le molestie e le sopraffazioni di cui le donne sono oggetto sia in ambito lavorativo che sociale e privato”.
La legge marocchina prevede in reato di molestie ma lo sottopone a condizioni che ne restringono il sanzionamento, come la necessità da parte della vittima di esibire un testimone.
Misna - “Siamo qui per denunciare la violenza fisica, verbale e morale, come pure i maltrattamenti di cui troppe donne sono sempre più spesso vittime” hanno dichiarato le organizzatrici della ‘Primavera della dignità’, una coalizione che raggruppa 22 associazioni femminili e per la difesa delle pari opportunità. Circa sei milioni di donne in Marocco, su una popolazione di 32 milioni di abitanti, sono vittime di violenze di cui oltre la metà nel quadro dei rapporti coniugali e familiari, secondo stime del governo.
“Le leggi vanno adeguate alle convenzioni internazionali che il governo ha ratificato e in particolare quelle sull’inasprimento delle pene” chiedono le manifestanti secondo cui la normativa va adattata “per inglobare anche le molestie e le sopraffazioni di cui le donne sono oggetto sia in ambito lavorativo che sociale e privato”.
La legge marocchina prevede in reato di molestie ma lo sottopone a condizioni che ne restringono il sanzionamento, come la necessità da parte della vittima di esibire un testimone.
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