Che cosa augurarsi di bello se non una festa della verità? Tra le tante cattive notizie, questo giorno ricorda la buona notizia per eccellenza. E' la più ricordata nella storia dell'umanità: Dio visita la storia da bambino e nasce per far rinascere
Città Nuova - Non si può dire che la prossima festività del Natale ci troverà felici e contenti. Si, saremo felici di ritrovarci nell'intimità, di rinascere nello spirito, di fare buoni propositi, di lasciare dietro le spalle un anno che per taluni e' stato decisamente difficile. Se non orribile. Pensiamo all'Ilva o a Pomigliano, ai mutui che non si riesce a pagare, alla ricerca di fidi bancari... Ma pure alla guerra di Siria, alle catastrofi naturali, alla rinascente conflittualità nella zona dei Grandi laghi. E ognuno potrebbe tranquillamente aggiungere le sue cattive notizie. Natale e' però il giorno della buona notizia per eccellenza. Quella più ricordata nella storia dell'umanità: la storia visitata da Dio in persona, l'uomo riscattato e non più condannato alla dimenticanza. E sia: questa volta faremo un po' più fatica a credere che il Bambinello rinascerà. Sarebbe molto più facile credere che anche il figlio del falegname si sia preso una vacanza. Meritata.
Ma non è' così. Il Bambinello non conosce ferie. Ne andrebbe della sua credibilità e della sua identità. La sua forza, la sua verità consiste infatti nel ridare speranza, nel rinascere per far rinascere. La buona notizia sta tutta nel fatto che la vita rinasce. Se la croce e' naturalmente uno scandalo, lo è sempre di più anche la natività: si, perché la vita non sembra più al centro dell'interesse della gente, si cerca di renderla sempre più protetta negli anni che vanno dalla nascita alla morte, ma non allo stesso modo si protegge proprio l'inizio e la fine della vita stessa.
Se potessimo leggere nel cuore degli uomini, probabilmente vedremmo che la geografia della difesa della vita non corrisponde a certi stereotipi: pro life (a favore della vita) e vs life (contro la vita). Tanta gente lavora "per" la vita in modo nascosto, a destra e a sinistra, a Nord come a Sud, tra i poveri e tra i ricchi, nella salute e nella malattia. Crediamo che la sete di verità che alberga in ogni uomo assume molto più spesso di quanto non si pensi il tono e la sostanza della difesa della vita. Perché la vita e' verità. E la verità e' amore. Chi cerca sinceramente la verità crede alla vita e la difende. Chi ama come il bambino di Betlemme o come il crocifisso del Gongola e' difensore della vita; anzi è la vita.
Buon Natale a tutti coloro che amano e che amano la vita. Buon Natale a tutta la famiglia di Città Nuova.
Città Nuova - Non si può dire che la prossima festività del Natale ci troverà felici e contenti. Si, saremo felici di ritrovarci nell'intimità, di rinascere nello spirito, di fare buoni propositi, di lasciare dietro le spalle un anno che per taluni e' stato decisamente difficile. Se non orribile. Pensiamo all'Ilva o a Pomigliano, ai mutui che non si riesce a pagare, alla ricerca di fidi bancari... Ma pure alla guerra di Siria, alle catastrofi naturali, alla rinascente conflittualità nella zona dei Grandi laghi. E ognuno potrebbe tranquillamente aggiungere le sue cattive notizie. Natale e' però il giorno della buona notizia per eccellenza. Quella più ricordata nella storia dell'umanità: la storia visitata da Dio in persona, l'uomo riscattato e non più condannato alla dimenticanza. E sia: questa volta faremo un po' più fatica a credere che il Bambinello rinascerà. Sarebbe molto più facile credere che anche il figlio del falegname si sia preso una vacanza. Meritata.
Ma non è' così. Il Bambinello non conosce ferie. Ne andrebbe della sua credibilità e della sua identità. La sua forza, la sua verità consiste infatti nel ridare speranza, nel rinascere per far rinascere. La buona notizia sta tutta nel fatto che la vita rinasce. Se la croce e' naturalmente uno scandalo, lo è sempre di più anche la natività: si, perché la vita non sembra più al centro dell'interesse della gente, si cerca di renderla sempre più protetta negli anni che vanno dalla nascita alla morte, ma non allo stesso modo si protegge proprio l'inizio e la fine della vita stessa.
Se potessimo leggere nel cuore degli uomini, probabilmente vedremmo che la geografia della difesa della vita non corrisponde a certi stereotipi: pro life (a favore della vita) e vs life (contro la vita). Tanta gente lavora "per" la vita in modo nascosto, a destra e a sinistra, a Nord come a Sud, tra i poveri e tra i ricchi, nella salute e nella malattia. Crediamo che la sete di verità che alberga in ogni uomo assume molto più spesso di quanto non si pensi il tono e la sostanza della difesa della vita. Perché la vita e' verità. E la verità e' amore. Chi cerca sinceramente la verità crede alla vita e la difende. Chi ama come il bambino di Betlemme o come il crocifisso del Gongola e' difensore della vita; anzi è la vita.
Buon Natale a tutti coloro che amano e che amano la vita. Buon Natale a tutta la famiglia di Città Nuova.
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