L'ondata di freddo e maltempo eccezionale dura dal 15 dicembre. Strade e vie di comunicazione bloccati da ghiaccio e neve. Nelle province rurali la gente deve scegliere se morire di freddo nei campi o di fame stando in casa.
AsiaNews - Salgono a 17 i morti dell'ondata di freddo e maltempo che dal 15 dicembre colpisce la regione meridionale del Terai verso il confine con l'India. Il luogo è considerato uno dei più poveri del Paese. Fonti locali parlano di una neve incessante che ha bloccato tutte le strade e le vie di comunicazione, comprese quelle aree, impedendo il soccorso dei villaggi montani, i più colpiti dal gelo. Gli ospedali sono affollati di persone con principi di congelamento o arti fratturati per cadute sul ghiaccio. Testimoni sostengono che in meno di tre ore le temperature sono calate di 20 gradi, passando da +20 a 0. Nelle zone collinari e montane il termometro ha raggiunto anche i - 10 C°. Tali valori sono eccezionali in un'area caratterizzata da un clima mite. Per evitare altre vittime il governo ha chiesto alla popolazione di restare nelle proprie case e chiuso tutte le scuole della regione. Harikrishna Adhikari, funzionario pubblico della provincia di Siraha, afferma che la situazione è grave nelle province rurali, dove la gente ricava il pasto quotidiano dalla terra o da qualche scambio sul mercato. Essi hanno chiesto alle autorità non solo legna da ardere, ma anche cibo. Uno di loro afferma: "Non possiamo restare chiusi in casa, dobbiamo uscire per guadagnarci da vivere e non morire di fame". Secondo le previsioni meteo l'ondata di maltempo potrebbe durare ancora diversi giorni. In attesa degli aiuti del governo, diverse organizzazioni cristiane locale, come Caritas Nepal e World Visione Nepal, hanno iniziato a distribuire coperte e vestiti pesanti ai più poveri.
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